Mani su Irrati: ecco cosa rischia Higuain

Domenica maledetta per il Napoli e i tifosi azzurri. La brutta sconfitta al Dacia Stadium di Udine taglia le gambe alla squadra di Sarri, ora a meno sei dal primo posto e a più quattro sulla Roma, lì ad un passo, sempre più pericolosa per la conquista della qualificazione diretta in Champions League.

A completare il quadro c’è anche l’espulsione di Gonzalo Higuain, uomo chiave degli azzurri con ben 30 reti all’attivo in campionato, primo nella graduatoria europea insieme a Jonas del Benfica. Il Pipita, ingiustamente espulso per doppia ammonizione (non commette alcun fallo), perde la testa e si lascia andare ad una brutta reazione. Per il rosso severo che limita le possibilità di competere per la Scarpa d’oro, ma soprattutto per un’occasione che appare (quasi) sfumata.

La domanda che si stanno ponendo tutti i tifosi è: cosa rischia Higuain? La risposta non è di facile lettura, tutto dipenderà infatti da quanto scritto nel referto dell’arbitro Irrati.

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Oltre la foga eccessiva nelle proteste, ciò che preoccupa è soprattutto quella mano poggiata sul petto del direttore di gara. Certamente l’argentino verrà sanzionato con più di una giornata di squalifica, anche se l’espulsione ha preceduto la reazione. Diversi, però, sono i possibili scenari.

Il Comma 4 dell’articolo 19 del Codice di Giustizia Sportiva recita: “Ai calciatori responsabili delle infrazioni di seguito indicate, commesse in occasione o durante la gara, è inflitta, salva l’applicazione di circostanze attenuanti o aggravanti, come sanzione minima la squalifica: a) per due giornate in caso di condotta gravemente antisportiva e in caso di condotta ingiuriosa o irriguardosa nei confronti degli ufficiali di gara. b) per tre giornate o a tempo determinato in caso di condotta violenta nei confronti di calciatori o altre persone presenti. c) per cinque giornate o a tempo determinato in caso di particolare gravità della condotta violenta di cui alla lett. b). d) per otto giornate o a tempo determinato in caso di condotta violenta nei confronti degli ufficiali di gara.

E sono proprio le lettere a, b e d quelle che a noi interessano. Se il comportamento del 9 azzurro verrà valutato come gravemente antisportivo o irriguardoso nei confronti dell’ufficiale di gara  – e sarebbe la decisione più giusta e coerente – le giornate inflitte potranno essere soltanto due. Decisamente più severa l’ipotesi di una condotta violenta. In tal caso le giornate ammonterebbero a tre o otto (condotta violenta nei confronti dell’arbitro), ma il gesto – seppur deprecabile – non sarebbe, a nostro avviso, da giudicare come “violento”.

Addirittura più incisiva un’eventuale applicazione del comma I lettera e) dello stesso articolo: “Squalifica per una o più giornate di gara; in caso di condotta di particolare violenza o di particolare gravità la squalifica non è inferiore a quattro giornate di gara”. Qui è palesata la circostanza in cui il comportamento sia stato di una violenza particolarmente grave da far propendere il Giudice Sportivo a comminare una sanzione ancora più dura.

In tal caso saremmo di fronte ad un caso più unico che raro, anche se c’è un precedente pericoloso: l’espulsione di Borja Valero in Fiorentina-Parma. All’epoca allo spagnolo furono inflitte però quattro giornate di squalifica e la decisione fu molto criticata. Da sottolineare, però, che il centrocampista viola ebbe prima un contatto con un giocatore avversario e poi rivolse espressioni ingiuriose a Gervasoni (oltre ad una mano sul corpo del direttore di gioco). La sanzione, dunque, derivò da una doppia azione (condotta antisportiva più violenza).

Da non paragonare nemmeno la stangata subita da Mauro Zarate in Fiorentina-Inter. Tre giornate per le mani al collo a Murillo. Anche in quel caso il comportamento fu considerato “violento”. Seppur molto severo, parte da una premessa diversa: viene simulato un gesto non irriguardoso, ma di base violento. Anche se, come già detto, la sanzione è sproporzionata rispetto a quanto visto.

Dunque la decisione dipenderà solo da come verrà valutata la reazione di Higuain (ingiuriosa o violenta) e dal contenuto del famoso referto. La prova tv, essendo avvenuto il tutto sotto gli occhi di Irrati, non è ammissibile. Tutti noi ci auguriamo, ovviamente, un minimo di buon senso: il gesto – da condannare – parte comunque da un errore dell’arbitro. Nulla va giustificato, ma additare come violenta una simile circostanza sembra davvero esagerato e pericoloso per gli episodi che verranno.

Andrea Gagliotti (@AndreaGagliotti)

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