Una bella favola di calcio e tifo: le storie incrociate di Napoli e Atletico Madrid, unite da un celebre coro

Quando la compagine di Sarri riesce a portare a casa i tre punti, ma non solo, il coro “un giorno all’improvviso risuona come dolce musica, afrodisiaca per tutto l’ambiente partenopeo. Una bella storia di calcio e tifo, di legame inscindibile tra Napoli e il Napoli: un grido che ha consolidato questo nesso di corrispettività degno di grande ammirazione.

asEco Spagnolo. Ecco perché, a proposito di ammirazione, questo fenomeno (nel senso più genuino del termine) è arrivato anche in terra iberica. Il quotidiano As quest’oggi ha celebrato in una delle sue pagine questo canto azzurro riportando che “el sonido es tan fuerte que sus notas se escuchan hasta la preciosa colina de Posillipo”, che traducendo vien fuori che: “il suono è talmente forte che le sue note risuonano nella preziosa collina di Posillipo”. Eco dunque che è arrivato in Spagna e in particolare nella capitale Madrid, sponda biancorossa; infatti, come riporta lo stesso quotidiano, i tifosi dei colchoneros nella sfida di Champions contro gli olandesi del PSV Eindhoven hanno intonato la loro personale versione del celebre grido dei tifosi napoletani. Il ritmo è quello inconfondibile del grido azzurro, sebbene sostituito da parole spagnole. È comunque cristallino il riferimento al Napoli e alla propria tifoseria.

Quante analogie. Madrid e Napoli sono due città molto simili, sebbene architettonicamente il capoluogo campano ricordi molto Barcellona. Però, da un punto di vista meramente calcistico le analogie sono molteplici: in primo luogo la passione. I tifosi partenopei sono noti in tutto il mondo per il loro calore e il loro affetto, ma il discorso non è da meno per i supporter capitolini. Basti pensare che lo stadio madrileno, il Vicente Calderon, può ospitare 54.000 spettatori e gli abbonati sono 47.000. Sono numeri abbacinanti, che simboleggiano l’attaccamento dei tifosi agli uomini del Cholo Simeone. Occhio a non farsi fuorviare dall’idea che gli uomini in maglia biancorossa siano i cugini “scarsi” dei blancos di Ronaldo, Bale e Benzema. Tutt’altro: la classifica al momento dice +4 Atletico e vantaggio negli scontri diretti.

Analogie, si diceva poc’anzi, in particolare per i rispettivi tecnici: proprio Simeone, al pari di Maurizio Sarri, ne ha fatta di gavetta prima di arrivare ai grandi livelli. Per l’allenatore argentino sono già arrivate soddisfazioni in carriera, come la storica conquista del campionato e la finale persa in Champions, ma anche la stagione attuale di Sarri è di tutto rispetto. Analogie anche a livello dirigenziale, perché per entrambi i club c’è l’idea concreta di un progetto, alimentato dalla voglia di vincere dei rispettivi calciatori. Uomini, prima che giocatori, di carisma e valenza internazionale: basti menzionare Diego Godin, Gabi, Koke ed Antoine Griezmann. Per gli ultimi due, non ci si faccia fuorviare dalla giovanissima età: sono già sul taccuino di tutta Europa. 

15° - Atletico Madrid: 169,9 milioni di euro

Insomma, il calcio in campo è scintillante, certo, ma sarebbe poco senza i tifosi. Il compianto scrittore Albert Camus ricordava: “Non c’è un altro posto del mondo dove l’uomo è più felice che in uno stadio di calcio”. Se poi può anche cantare dalla gioia si diverte al 101%, proprio come ha ricordato in conferenza Sarri.

Francesco Vassura
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