Il Napoli vince ma Sarri trova il pelo nell’uovo: più cinismo e cattiveria per chiudere le gare

Il suo Napoli vince, incanta col solito bel calcio, non soffre praticamente mai l’avversario e addirittura supera già l’ultimo Napoli di Rafa Benitez, che chiuse a sessantatré punti la scorsa stagione (quest’anno gli azzurri sono già a sessantaquattro, un punto in più, n.d.r). Nonostante ciò, Maurizio Sarri è contento ma a metà, come ormai ha abituato tutti. Il più grande pregio di un perfezionista, forse, è quello di volere sempre di più. Quello di ricercare una perfezione che non esiste ma, al di là di questo, continuare comunque ad inseguirla. Può sembrare un paradosso ma è così: in ogni gara il tecnico ha trovato almeno un difetto o, per dirla diversamente, un piccolo dettaglio che poteva essere gestito in maniera diversa.

Contro il Palermo è mancato, per essere riassuntivi, il cinismo necessario per chiudere una gara dominata dall’inizio alla fine: possesso palla, occasioni, gioco spumeggiante, verticalizzazioni. Il tutto senza mai soffrire l’avversario, annichilito, ingabbiato, chiuso e privo di risorse per poter seriamente impensierire il Napoli: perché, settimana difficile a parte, gli azzurri hanno la facoltà, che è poi un gran pregio, di sottomettere mentalmente le rivali. La squadra si diverte e gioca, sciolta e disinvolta, eppure certe gare vanno chiuse e la determinazione non può mai venire meno.

sarri calzona
Diciannove tiri, innumerevoli azioni, ottanta percento di dominio territoriale, possesso palla a favore, così come numero di corner e di tocchi, soprattutto a centrocampo, dove ha brillato un Jorginho che merita a mani basse almeno una convocazione in Nazionale: non ha nulla da invidiare ad altri colleghi. Numeri a parte, il Napoli si è poi accontentato di gestire la gara e conservare il risultato il che, alle volte, è la scelta migliore per limitare gli avversari e risparmiare energie.

Altre volte invece il cinismo diventa importante: questo Napoli si diverte, giocando, ma la leziosità può essere un’arma a doppio taglio contro squadre che, quando sembrano sul punto di esalare l’ultimo respiro, tirano fuori il coniglio dal cilindro. Non è stato questo il caso, probabilmente nessuno in questa stagione ha beffato in tal modo il Napoli ma è un rischio che poi si corre impostando le gare in un certo modo. Ha ragione Sarri a tenere alte la guardia e la concentrazione: qualsiasi calo, a questo punto della stagione, potrebbe essere, un domani, un rimpianto.

Gennaro Donnarumma
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