Sarri e Higuain, il regista e il miglior attore protagonista

Febbraio è stato un mese davvero nero per il Napoli. La sconfitta con la Juventus, il sorpasso in vetta alla classifica, una media punti che si è paurosamente abbassata, l’eliminazione dall’Europa League per mano del Villarreal, prestazioni un po’ opache e una condizione fisica che sembra pian piano diventare sempre meno brillante. Ma per gli azzurri l’obiettivo scudetto rimane comunque ancora alla portata. Sarebbe una follia arrendersi sul più bello e non provare a lottare sino all’ultimo. Ma va detto, in maniera molto sincera e razionale, che, anche se non dovesse arrivare il tricolore, sarebbe un errore cancellare tutto e dimenticare una stagione entusiasmante, spettacolare e che nessuno, nemmeno il più ottimista degli ottimisti, si sarebbe aspettato. Due sono, senza alcun dubbio, i trascinatori e gli uomini immagine: “Maurizio Sarri e Gonzalo Higuain, il regista e l’attore protagonista di questo Napoli”, si legge sul sito ufficiale di Bwin (clicca qui).

Il rapporto speciale col Pipita - "Sarri mi ha convinto in cinque minuti, ho visto fame e umiltà in lui" - sottolinea fiero il Pipita. La prova tangibile che in panchina siede un grande allenatore. Sorprende tutti, Maurizio, quando in TV dichiara che "Higuain è forte ma può esserlo di più" e poi "Lui è il più forte centrale al mondo, deve essere solo consapevole di ciò", "Deve fare di più". Dà continuamente motivazioni al suo campione, lo coccola e se necessario lo riprende, lo carica di più, lo incita a superarsi. C'è la consapevolezza che il campione ha trovato la sua guida perfetta, completamente stregato da quell'uomo in tuta, tutto lavoro e semplicità. Gli abbracci e i sorrisi non mancano, i due si cercano. Il Napoli ha i suoi leader, in campo e fuori, che camminano di pari passo e che hanno un unico obiettivo: vincere per la gente, per i tifosi, per i colori. Il Pipita, con Sarri, diventa ufficialmente un argentino napoletano.

Il regista. Alla prima grande esperienza in una piazza importante e, sotto certi punti di vista, molto esigente, il tecnico dei partenopei è stato bravo a trovare il bandolo della matassa dopo un inizio a dir poco difficile e dopo cui in molti già chiedevano il suo esonero. Intelligente e saggio l’abbandono del suo marchio di fabbrica, il 4-3-1-2, e il passaggio al 4-3-3, che ha esaltato le caratteristiche della rosa a disposizione, soprattutto degli esterni. Ha fatto rinascere Jorginho, Hamsik e, a dirla tutta, anche lo stesso Higuain. Ha permesso la definitiva consacrazione di Insigne, Allan e Koulibaly. Sono tanti i meriti di Sarri ed è davvero difficile non rendersene conto. Ma sono due quelli principali: l’aver dato al Napoli il più bel gioco della Serie A e l’aver fatto tornare a lottare per lo scudetto la squadra azzurra. E’ un obiettivo che manca da fin troppo tempo. La storia è là ad un passo.

Miglior attore protagonista. Chi nella storia è sempre più vicino ad entrarci è, senza alcun dubbio, Gonzalo Higuain. I numeri del Pipita sono a dir poco da capogiro: 24 gol in 26 partite. Quasi un gol a partita praticamente. Per l’attaccante argentino questa è sicuramente la miglior stagione da quando gioca in Serie A, ma, probabilmente, di tutta la sua carriera da calciatore. Il titolo di capocannoniere ormai sembra già in tasca ed è difficile anche solo immaginare che qualcuno possa sottrarglielo. E allora ecco che l’ex Real Madrid insegue il record di Nordahl di 35 gol in un campionato. A questi ritmi e con questo strapotere fisico e tecnico il sorpasso sembra totalmente fattibile. Ma Higuain sogna in grande. Proprio come tutta Napoli, ormai sempre più ai suoi piedi. Classifica cannonieri, record e scudetto: sarebbe un triplete da paura. Servono anche e soprattutto le sue reti, uno dei principali motivi che consentono e permettono agli azzurri di sperare ancora. I meriti andranno sempre e comunque riconosciuti al più grande attore protagonista della Serie A 2015/2016. Manca una statuetta che lo riconosca, ma la speranza del popolo napoletano è che questa assuma le forme di una coppa da alzare al cielo nel sempre più vicino mese di maggio. E occhio a non dimenticarsi la mano del saggio regista…

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