Floro Flores sull’esperienza in azzurro: “Ero in barca con amici, mi chiamarono dal ritiro del Napoli. Non ho capito più nulla…”

Antonio Floro Flores, attaccante del Chievo, ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere di Verona, parlando della sua esperienza in azzurro:

“Ero sulla barca da pesca con amici. Mi chiamarono dal ritiro del Napoli. “Oh, Anto’, ma dove sei, guarda che ci servi”. Avevo giocato la prima amichevole e Zeman stravedeva per me: anziché farmi tornare con la Primavera, decise di tenermi lì. Nel giro di 2-3 anni passai dal calcio di strada alla serie A. Avevo 14-15 anni, tanti provini okay ma all’atto pratico niente. Non mi fidavo più di nessuno e avevo smesso di crederci. Volevo solo giocare per strada. Poi dal Posillipo feci due mesi nel vivaio del Napoli con mister Caffarelli. Nell’arco di 2-3 anni sono passato dal rione alla serie A. E per un po’ non c’ho capito niente”.

E sul debutto tra le grandi, 28 gennaio 2001, Roma-Napoli. “In panchina c’era Mondonico”. Poi la B, 62 presenze, tre gol. Fino al fallimento della società nel 2004. “Aspettai fino a settembre, poi firmai per il Perugia. Lasciare Napoli non era facile. Ma non arrivò nessuna telefonata per farmi rimanere”.

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