L’obiettivo rilancio passa stavolta dal San Paolo: contro il Villarreal come a Bergamo

Due momenti di difficoltà, per certi versi simili, per altri diametralmente opposti: il Napoli di Maurizio Sarri si trova a fronteggiare nel momento forse cruciale della stagione (e lo si sapeva una volta virati alla boa del campionato) il secondo ciclo di partite senza vittorie. In principio furono la sconfitta di Bologna ed il pareggio contro la Roma al San Paolo, visti come propedeutici alla crescita della mentalità di una squadra allestita da poco. Stavolta gli azzurri devono far fronte e rispondere alla sconfitta dello Stadium ed al pareggio di lunedì sera contro il Milan che hanno arrestato il corso, quasi naturale per gioco espresso e stato di forma, della truppa partenopea verso la vetta del campionato.

Quattro partite dall’andamento simile, con un punto racimolato in due gare che però per costruzione e peso specifico non scalfiscono affatto le certezze tecniche della squadra di Sarri così come poteva esserlo la sconfitta di Bologna. Gli azzurri hanno confermato una supremazia tecnica e dal punto di vista delle idee di gioco, parzialmente oscurate dall’atteggiamento catenacciaro di Juventus e rossoneri. Di tutt’altra pasta la sconfitta del Dall’Ara, meritata sotto il punto di vista dell’intensità, rispetto a quella dello Stadium, dove è mancato forse un pizzico di presunzione in più alla truppa di Sarri. Piuttosto, è l’aspetto e la tenuta mentale che preoccupa, all’indomani di due, forse tre episodi che hanno condizionato negativamente l’esito di queste due gare di campionato (aggiungendoci inoltre anche quella di Europa League all’andata).

Due cicli di partite che possono aver contribuito, in egual misura alla crescita fisiologica e di personalità del Napoli, che alla vigilia della sfida di ritorno contro il Villarreal e alla trasferta di Firenze è chiamato a rispondere come già fece in quel di Bergamo. Una reazione furiosa e presuntuosa di una squadra consapevole dei propri mezzi e delle sue potenzialità: allo stesso modo, anche se stavolta l’opacità fisica potrebbe condizionarne la riscossa, è d’obbligo una svolta sul piano dei risultati da parte del Napoli, costretto a ribaltare la gara d’andata contro gli iberici e guardare al Franchi con la voglia di ribadire e mettere in ghiaccio il secondo posto, oltre a puntare al primato con rinnovata vigoria.

Da Bergamo in poi arrivò un filotto di vittorie che trascinò in vetta gli azzurri: chissà che da stasera la nuova striscia di vittoria non possa materializzarsi come fatto qualche mese fa.

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