Sarri allontana le critiche, l’amuleto Higuain per cercare remuntada e qualificazione

Rinato, rigenerato, redivivo. Gli aggettivi per descrivere la versione 2015-16 di Gonzalo Higuain si sono sprecati, perché è lecito che una così singolare impresa vada celebrata a dovere. Il luminare del Pipita si chiama Maurizio Sarri, il suo punto di forza la famiglia (l’aveva detto anche De Laurentiis ndr). La cronaca del cambiamento si articola nella più grande espressione della serenità: il sorriso, quello che il delantero argentino ha ritrovato e che tuttora sfoggia. Ben 24 goal in 26 partite di campionato più 2 messi a segno in Europa League. Numeri straordinari, sfavillanti ma soprattutto perentori: sarebbe una follia mettere in dubbio 5 mesi a livelli da extraterrestre per tre partite a secco.

Higuain è un fuoriclasse e le sue prestazioni non vanno messe in dubbio, anche perché un calo di lucidità può anche starci nell’arco di un campionato. La verità è che la stagione del Pipita può essere descritta soltanto con un epinicio degno dei migliori Simonide e Pindaro e non con le critiche e i mugugni che circolano nell’ambiente partenopeo. Sarri l’ha fatto capire in modo perentorio, etichettandoli come “discorsi al limite dell’assurdo”. Voci di stanchezza, di malumori ma anche di mercato. Che si è chiuso da tempo, sottolineiamo, ma che continua a far parlare di sé. In questo ambito Sarri non ha sbottato né invocato al complotto per destabilizzare la squadra, ma ha preferito usare le armi della sincerità e dell’ironia. “Lo vogliono Psg e Chelsea? Credo abbia molte più estimatrici!” ha detto.

Nel presente e nel futuro prossimo del Pipita ci sono solo e soltanto il Napoli e il campo da gioco, quello che tornerà a calcare anche in Europa League (l’ha fatto solo due volte quest’anno dal primo minuto). Higuain è caduto vittima del turnover, si è dovuto giocoforza sedere in panchina al Madrigal. Causando le critiche a Maurizio Sarri per la scelta di preservare il suo campionissimo. Domani, però, “deciderà lui se giocare per rispondere in campo a queste critiche”. In Europa League Gonzalo ha già segnato due reti nelle quattro occasioni in cui è sceso in campo. Goal superflui, sui campi di Legia Varsavia e Midtjylland. Ma di reti pesanti in Europa League il delantero argentino ne ha già messe a segno. Proprio con la maglia del Napoli.

I tifosi azzurri, infatti, sono ancora memori della tripletta che lo scorso anno ha steso agli ottavi la Dinamo Mosca e della rete che aprì la strada alla goleada partenopea a Wolfsburg. L’avventura europea lo scorso anno però finì male: un motivo in più per cercare riscatto. Di critiche Higuain ne ha sentite tante, troppe, nella sua esperienza all’ombra del Vesuvio, ma ogni volta ne è uscito più forte. La certezza è che ci riuscirà anche stavolta. Per scrivere l’epinicio più bello.

Vittorio Perrone
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