GAZZETTA – Fabio Cannavaro: “Sabato saranno decisive le difese e i calci piazzati. Tiferò Napoli ma la partita finirà…”

Fabio Cannavaro, ex difensore sia del Napoli che della Juventus, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne dell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizzando nel complesso la sfida di sabato tra le sue due ex squadre. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli.it“La partita si deciderà nel reparto arretrato. Entrambe le difese hanno grande qualità e organizzazione e in più schierano portieri ottimi pure sotto il profilo della personalità. Su Gigi potrei scrivere un libro. Reina non solo è bravo coi piedi, ma sa capire momenti e tempi di gioco nel far ripartire l’azione. Per questo credo che potrà finire in pareggio. Altrimenti la decideranno i calci piazzati. Su quelli diretti Dybala e Insigne sono micidiali, ma c’è anche Pogba. Poi Allegri e Sarri avranno preparato scrupolosamente degli schemi per aggirare gli schieramenti sugli altri calci da fermo. Addirittura il Napoli cura pure le rimesse laterali. In questo senso, senza Chiellini la Juve perde centimetri e forza fisica. 

Altre armi del Napoli? I tagli alle spalle della difesa di Callejon. Il tridente azzurro funziona come una perfetta bilancia: da un lato si abbassa Insigne, dall’altro si alza lo spagnolo. Hanno fatto così gol alla Lazio e pure al Carpi, anche se è stato annullato. Callejon è bravo sia a cercare profondità e anche nel difendere come un terzino. 

Ci saranno diversi 1vs1. Higuain-Barzagli. Secondo me i migliori nei rispettivi ruoli: sono curioso di vedere chi dei due sarà assistito meglio dai compagni per prevalere sull’altro. E poi quello tutto spagnolo Morata-Albiol. Si conoscono dai tempi delle partitelle infrasettimanali di Madrid, al Real: entrambi molto tecnici. Il più interessante sarebbe stato Khedira-Hamsik, ma credo il tedesco non ce la farà. Un vantaggio per il Napoli. Anche in cabina di regia sono curioso di vedere come e con chi si alzerà ogni squadra per pressare il portatore di palla. Se su Marchisio andrà Higuain, sarà più libero Bonucci di impostare. L’assenza di Khedira potrebbe dare un po’ più spazio a Jorginho

Gli allenatori? Bravissimi entrambi, soprattutto nella gestione del gruppo, nel rispetto che i loro giocatori mostrano di avere. E poi hanno saputo cambiare in maniera intelligente il loro modo di schierarsi. Sarri ha rinunciato al trequartista, Allegri ha lasciato il 4-3-3 per seguire altre strade. Il tecnico del Napoli sta portando novità interessanti, per questo mi piacerebbe allenare gli azzurri per caratteristiche e atteggiamento: apprezzo il loro modo di pressare alto per riconquistare subito palla. Hanno un gioco più spettacolare. 

Le novità che apprezzo di più portate da Sarri? Vedere una squadra sempre cortissima. Ogni giocatore sa sempre cosa fare. E poi l’organizzazione difensiva. Prendete Koulibaly: certo, ci mette più attenzione, ma ora ha sempre riferimenti precisi davanti e di lato e sa qual è la scelta migliore per essere più efficace. Anche quando si scopre di più, il Napoli lascia tre uomini dietro supportati dal mediano basso: difficile sorprenderli. La velocità del senegalese fa il resto. Guardando quei movimenti, anche sui falli laterali, capisci che lavoro di preparazione c’è nella settimana di allenamento. 

Non mi ha stupito sentir parlare di pareggio da Buffon. Gigi non parla mai a caso. Alla Juve rispettano il Napoli, piuttosto erano stupiti di come fosse andato male l’altro anno con Benitez perché il potenziale è fortissimo come sta dimostrando l’ottimo lavoro di Sarri. Buffon sa che restare oggi a due punti dal Napoli è importante, davanti ci sono tre mesi densi di impegni. La Juve si sente più forte mentalmente per reggere questo lungo stress. 

Se lo Juventus Stadium influirà? Non tanto in campo, ma prima di entrarci sì. Non ho avuto la fortuna di giocarci, ma conosco l’impianto. L’avversario arriva dentro e attraversando i corridoi vede in ogni angolo campioni di ieri e di oggi con la maglia bianconera alzare trofei. Come dire: “Vinciamo sempre noi”. Puoi anche entrare in soggezione in un ambiente del genere. Ecco, il Napoli farà un ulteriore salto di qualità se entrando lì dentro avrà l’atteggiamento mentale di chi regge la sfida per giocarsela alla pari. E in questo senso il tifo contro ti gasa. Per vincere lo scudetto devi passare da Torino e fare risultato. 

Le tifoserie avranno un gran peso. A Torino sono abituati a vincere. Napoli è unica per come sa “incendiarsi” di entusiasmo. Mi pare che Higuain e gli altri sappiano cogliere tutta la spinta che arriva dalla mia gente, senza perdere concentrazione. Questo è un aspetto importantissimo per poter arrivare sino in fondo. 

Tiferò per il Napoli. È la mia città, il cuore è lì. Logico sia così. Ma questa partita me la vorrò godere da addetto ai lavori, capire ogni sfumatura tattica per imparare. Poi sabato a casa mia, a Riad, saremo col mio staff, quasi tutto napoletano ed è ovvio per chi si esulterà”.

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