La pazienza è la virtù dei forti: il Napoli batte il Carpi e sogna, ragionando con la testa

La pazienza è la virtù dei forti: questa formula sintetizza al meglio la gara vinta dal Napoli in casa contro il Carpi. Una partita difficile, sotto più punti di vista, contro una avversaria completamente riversata nella propria metà campo. Poi ci si è messa anche la sfortuna: un rigore non dato, nitido. Un gol regolare annullato per fuorigioco inesistente. E allora pensi che le cose non debbano andare come vuoi tu. Anche questa volta, la svolta parte dalla testa.

Gli azzurri, prima del rigore realizzato da Higuain, macinano tanto gioco e creano occasioni, sia nel primo sia nel secondo tempo. Il pubblico spinge la squadra che sembra, a tratti, meno lucida del solito. Ma l’avversario ha capito come affrontare la partita, con la mentalità giusta per imprigionare il Napoli in una vera e propria gabbia. C’è voluta la testa. È servita la lucidità, due volte in più rispetto al solito. È servita la freddezza, ma soprattutto la pazienza. Si, perché era facile poter perdere le staffe e lasciare subentrare la frenesia. Così, la partita si sarebbe messa male e sarebbe potuta finire anche diversamente. Con la vittoria della Juventus in quel di Frosinone ed una squadra ancora più rinchiusa nella propria metà campo, soprattutto dopo l’espulsione, serviva una giocata, un tocco, un guizzo.

E quel guizzo arriva da chi meno te lo aspetti. Quel Koulibaly, mortificato a Roma che reagisce da leone, tra l’abbraccio dei tifosi e dei compagni. Partita magistrale la sua, impeccabile in difesa, attento e propositivo in avanti. È lui che conquista il calcio di rigore che poi decide la partita. Gonzalo Higuain dal dischetto, si suona la ventiquattresima sinfonia. Al San Paolo si paga sempre dazio, prima o poi. E si subisce la legge dell’attaccante più in forma del momento nella squadra che meglio gioca a calcio: divertendosi e divertendo. Al di là delle difficoltà tattiche di una partita che Castori ha preparato come meglio poteva: la gara, per i suoi, poteva finire con un passivo peggiore. È un Napoli che vince col cuore e con la testa, le componenti delle grandi squadre. Una metamorfosi, quella degli uomini di Sarri, le cui tracce si palesano di settimana in settimana, partita dopo partita. Se c’è una difficoltà il Napoli trova la soluzione, sempre. Non si ha mai l’impressione che questa squadra subisca l’avversario e, ad un certo punto, nemmeno le pressioni. Il Napoli archivia la pratica Carpi e, per la sesta giornata di fila, guarda tutti da lassù, dalla cime della classifica che ora va a blindata. Sarri sarà chiaro, per tutta la settimana: testa a Torino.

Gennaro Donnarumma
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