Non chiamatele seconde linee: contro la Lazio mini turn-over e spazio per gli “altri” titolarissimi

Il Napoli continua la sua marcia trionfale, in attesa del big match che andrà in scena allo Stadium di Torino il 13 febbraio, contro la Juventus: quello, probabilmente, rappresenterà lo spartiacque della stagione per azzurri e bianconeri ma prima, come Maurizio Sarri ha sottolineato più e più volte, ci saranno altre due sfide importantissime, la prima mercoledì contro la Lazio, all’Olimpico.

Contro i biancocelesti, a tal proposito, mancheranno due calciatori finora preziosissimi come Hysaj ed Allan, ammoniti contro l’Empoli e di conseguenza squalificati, per diffida, per il turno infrasettimanale. Sarà un problema per Sarri rimpiazzare due dei cosiddetti titolarissimi. Ma non troppo. Il Napoli ha una rosa che ormai ha acquisito, quasi alla perfezione, i dettami tattici del proprio tecnico e che, non solo ha le capacità per far fronte ad ogni evenienza, ma si sente nella sua totalità coinvolta. Spazio alle seconde linee, perché Sarri è stato chiaro: occorrerà un minimo di turn over perché gli impegni ritornano ad essere tanti e tutti vicini nel tempo. Ma, a tal proposito, non chiamatele per nessun motivo seconde linee. Ognuno sa quel che fare e come farlo, ognuno può dare il suo contributo ad una gara che si preannuncia essere dura e da combattere fino alla fine. Ma Maggio e David Lopez sono due garanzie per il tecnico, così come tutti gli altri difensori come Chiriches o altri centrocampisti come Chalobah, piccolo prodotto del vivaio del Chelsea che il Napoli ha capito di dover valorizzare e magari, perché no, trattenere più di un anno e al di là del prestito secco.

La coperta è corta, forse è vero, ma le alternative sono di tutto rispetto e definirle tali è veramente riduttivo. Dries Mertens è entrato contro l’Empoli ed ha contribuito, come suo solito, sfornando due assist al bacio raccolti da Callejon. Non ha segnato, ci ha pensato il suo compagno di reparto Insigne con una pennellata d’artista, ma ha lasciato la sua impronta sul match. È entrato poi David Lopez, per rompere il gioco e fermare quando necessario gli avversari. Poi Gabbiadini, uno dei migliori attaccanti italiani, uno che coi suoi colpi può cambiare il corso di una partita o chiuderla in maniera definitiva, tirando fuori dal cilindro perle come quella contro il Frosinone. Il turn over è necessario ma i calciatori, da questo punto di vista, rappresentano una garanzia. Hysaj ed Allan fuori, ma chiunque sarà chiamato in causa sicuramente si farà trovare pronto. È il grande pregio di un gruppo capace di trovare motivazioni dovunque ed in ogni situazione.

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