Herrera e Kramer, un posto per due: su chi puntare?

Due nomi, forse tre e qualche altro per continuare a sognare ed alimentare un sogno che giorno dopo giorno assume sembianze sempre più reali e concrete. Lo dicono i fatti, lo attesta il campo, lo conferma la storia del campionato. Il Napoli vira in testa al campionato al giro di boa, rispettando un passo avuto soltanto negli anni dei successi storici e quasi mai nell’era De Laurentiis. Il patron inizia a crederci per davvero e conferma, dopo la vittoria di Frosinone, di non voler commettere più gli errori del passato, fatali a gennaio in ottica del prosieguo del campionato. Da Mascara e Ruiz a Jorginho e Ghoulam: stavolta gli investimenti, seppur mirati, dovranno essere impegnativi e di assoluto valore, con risvolti nell’immediato.

Ecco dunque che tra i papabili per il centrocampo spuntano due nomi di livello assoluto (tre considerando Andrè Gomes, pista oramai apparentemente sfumata): si tratta, come abbiamo riportato più volte, di Hector Herrera del Porto e Christoph Kramer del Bayer Leverkusen. Caratteristiche tecniche piuttosto simili, con qualche leggera differenza tra il messicano ed il tedesco, anche se entrambi nelle intenzioni di Giuntoli e Sarri dovrebbero andare a dare man forte e fiato ad Allan e, all’occorrenza, Hamsik. Piuttosto simile anche il discorso economico che il Napoli proverà ad intavolare (attorno ai 15/20 milioni): ma chi preferire tra i due?

La necessità principale del Napoli deve essere quella di preservare l’integrità dello spogliatoio e delle gerarchie interne, provando ad inserire nel contesto tattico, tecnico ed ambientale, e nel minor tempo possibile, l’acquisto designato: ecco quindi che per caratteristiche mentali e di nazionalità, Herrera potrebbe essere il nome giusto per la mediana azzurra. Il Porto, seppur bottega cara, potrebbe cedere con minore difficoltà alle richieste partenopee rispetto alla dirigenza teutonica. Inoltre, lo stesso giocatore potrebbe mettersi nuovamente in discussione dopo un Mondiale di altissimo livello, ma qualche apparizione in sordina con la maglia dei lusitani. Kramer, invece, arriverebbe al Napoli con maggiore esperienza, ma anche con ambizione crescente di un posto da titolare, portandosi con sé l’etichetta non poco ingombrante di un campione del Mondo che potrebbe finire in panchina. Da non tralasciare e sottovalutare, infine, il discorso legato alla composizione etnica dello spogliatoio azzurro: argentini, brasiliani e soprattutto spagnoli potrebbero permettere al messicano di inserirsi più facilmente e velocemente, aiutandolo nell’assimilazione degli schemi di Sarri grazie ad una lingua più familiare (aspetto che penalizzerebbe e non poco l’innesto di Kramer).

Kramer o Herrera, Herrera o Kramer: il Napoli sfoglia la margherita; ne rimarrà soltanto uno.

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