Il Napoli torna a Vila-real per i sedicesimi di Europa League: una figura religiosa lega le due città da oltre 400 anni

Il Napoli torna a giocare in Spagna il prossimo 18 febbraio, e precisamente a Vila-real per sfidare la squadra della città, ovvero il Villarreal. La città, situata ad est della Spagna, fa parte della provincia di Castellón, a sua volta provincia della comunità autonoma di Valencia. Pur non essendo una città molto piccola (55 kmq), il numero degli abitanti è abbastanza esiguo: all’incirca 51.000. I luoghi di interesse non sono moltissimi, anche se la città esteticamente mette in mostra gli influssi delle varie culture che l’hanno attraversata nel corso della storia.

DAI ROMANI AI MUSULMANI FINO AI GIORNI NOSTRI – La storia di Vila-real è ricca di fatti e di avvenimenti che nel corso dei secoli hanno segnato la città e la sua gente. Nonostante la città non fosse formalmente stata ancora fondata, in tutta la sua storia gli influssi delle dominazioni, romana prima, musulmana poi, hanno reso la città un misto di cultura occidentale e orientale. Sarà re Giacomo I d’Aragona a fondare la città nel 1274 per dare il via alla cosiddetta ‘Reconquista cristiana’ scacciando così i dominatori musulmani. Il re decise di fondare Vila-real in un punto strategico, ovvero lungo la Via Augusta (antica strada romana che attraversa l’intera Spagna) e a pochissimi km da Valencia (appena 65), e diventando per questo motivo fin dai primi giorni dalla sua fondazione città reale. Nell’età contemporanea, e precisamente a partire dal XX secolo, la città cambia la sua politica economica investendo i guadagni fatti nel commercio di arance in fabbriche per la produzione di piastrelle di ceramica. La svolta arriverà subito dopo la guerra civile spagnola, ed è attualmente la maggiore fonte di reddito per la città.

SAN PASQUALE BAYLON LEGA VILA-REAL E NAPOLI – Il nome del Santo protettore della città di Vila-real non è di certo un nome sconosciuto o ignoto ai napoletani. E infatti esiste tra le due città un legame creato proprio dalla figura di San Pasquale Baylon. Il culto di San Pasquale si diffonderà anche a Napoli nel periodo di dominazione spagnola. Nella tradizione popolare napoletana la figura di San Pasquale Baylon viene accostato alle donne quale santo protettore. Ed è da qui che nasce l’invocazione: “San Pasquale Baylonne protettore delle donne, fammi trovare marito, bianco, rosso e colorito, come te, tale e quale, o glorioso san Pasquale”. Il legame tra le due città trova anche un altro punto d’incontro: la presenza a Portici di una chiesa a lui dedicata.

LUOGHI DI MAGGIORE INTERESSE – Tra i siti d’interesse, spiccano su tutti il santuario della Madonna delle Grazie e la chiesa arcipretale di San Giacomo. Il primo è situato lungo le spnde del fiume Mijares, ed è fin dal Medioevo di proprietà del comune di Vila-real. Attualmente la località è un punto di svago e luogo di attrazione turistica. La chiesa arcipretale di San Giacomo invece è una chiesa cattolica dedicata per l’appunto a San Giacomo il Maggiore, uno dei dodici apostoli di Gesù. Costruita tra il 1752 e il 1779, la chiesa ha un impianto Barocco con rivestimento ornamentale Neoclassico. È una delle chiese più grandi del suo genere in Spagna.

Salvatore Nappo
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