Il difensore del Napoli, Raul Albiol, ha concesso un’intervista alla showgirl Laura Barriales per la Lega di Serie A dove ha parlato del momento del Napoli, del suo rapporto con Sarri, di quello che si aspetta dalla gara con la Roma e non solo.
“Abbiamo un nuovo allenatore, c’è una nuova idea di difesa e d’attacco e l’obiettivo è fare una buona stagione, arrivando alla fine del campionato con possibilità di vincere lo Scudetto. A Napoli i tifosi sono ‘malati’ di calcio e noi lavoriamo per renderli felici. Siamo convinti di essere una grande squadra. Sarri mi ha dato fiducia in campo, voglio far bene per la squadra, per i tifosi e per il mister. Sin dal primo giorno il tecnico mi disse che lavorando con lui avrei giocato fino a 40 anni, ma questo non lo so… (ride, ndr).
Il mio punto di forza? È la testa, anche se mio padre a volte mi dice di no. In campo resto calmo e concentrato. Sono spagnolo e quindi mi piace giocare palla al piede, come ho imparato al Valencia. Il punto debole? Non lo posso dire, non voglio dare vantaggi ai rivali. Il numero 33 e il soprannome? Nella prima stagione al Valencia era l’unico numero disponibile ed ho voluto tornare ai miei inizi, il soprannome invece è: El Chori! Lo devo a Fabian Ayala, un mio compagno ai tempi del Valencia e peraltro ex giocatore del Napoli. Ero giovane, magro ed alto. Per lui sembravo una salsiccia, ed in spagnolo si chiama chorizo.
Ricordi col Napoli? L’esordio col Bologna ed il mio unico gol, col Chievo. Vorrei farne qualcun’altro al San Paolo, è bellissimo. Sono una persona tranquilla, mi piace stare a casa con la mia famiglia. Da piccolo seguivo tutte le partite con mio padre e tifavo Valencia. Un brutto episodio? A 19 anni subii un incidente stradale, trascorsi due mesi in ospedale ed il primo pensiero dopo essermi salvato fu quello di tornare a calcio.
Napoli-Roma? Non mi piacciono i pronostici, ma un 2-0 mi farebbe tanto felice per i tre punti e per la difesa che non prende reti. Uomo del match? Forse io, o magari Higuain, Callejon, Reina. La verità è che fa lo stesso. Vorremmo essere primi a Natale, trascorrere delle vacanze felici e poi pensare al girone di ritorno“.
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