Scontri in città, arrestati cinque ultras del Napoli: “I tifosi del Legia venuti qui per fare la guerra”

UPDATE 18.48 – In collegamento dal San Paolo Massimo Ugolini, inviato di Sky, ha riferito di un tentativo da parte di ultras napoletani di superare in modo violento il blocco delle forze dell’ordine per entrare in contatto con i sostenitori del Legia.

UPDATE 17.47 – Come si legge sul sito de Il Mattino, cinque tifosi del Napoli sono stati arrestati e portati al commissariato San Paolo. Le forze dell’ordine sono state fatte scendere dai propri automezzi e fatte schierare.

Ancora scontri tra i supporter del Napoli e quelli del Legia Varsavia. Alcuni tafferugli si sono verificati alle 16,30 all’esterno dello stadio San Paolo, come riportato dall’edizione online de Il Mattino. I tifosi hanno lanciato oggetti contro le forze dell’ordine, mentre ulteriori scontri sono avvenuti tra tifosi (armati di mazze) e la polizia in una traversa di Piazzale Tecchio.

Alcuni petardi sono stati esplosi, subito dopo i tifosi polacchi sono entrati nel settore dello stadio a loro riservato. Un secondo gruppo è entrato nell’impianto senza incidenti, ma mancano all’appello comunque 800 sostenitori del Legia, ancora attesi.

“Sono venuti qui per fare la guerra” sostiene Annamaria Chiariello, giornalista di Mediaset Premium, ai microfoni di Radio Kiss Kiss – “Sono tutti personaggi noti, quindi la cosa grave è che gli sia stato concesso di venire fin qui armati. Assurdo trasformare una città in un campo di battaglia per una partita di calcio. Tra l’altro quelli che sono venuti in macchina – aggiunge – hanno devastato un autogrill a Parma”.

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