RILEGGI IL LIVE – Pepe Reina si racconta: “Innamorato di Napoli, daremo sempre il massimo. Lo scudetto? Ecco la mia visione realistica. E quando ero a Monaco…”

Un pomeriggio con Pepe Reina, virtualmente al fianco dei tifosi del Napoli. Bella iniziativa quella organizzata da Il Mattino che alle 19 ha dato il via ad un singolare Forum live con il portiere azzurro, che risponderà live alle domande dei sostenitori partenopei. Un’occasione per raccontarsi e scoprire tante curiosità sull’undici di Sarri tra retroscena, obiettivi e grande carica. Ecco quanto raccolto da SpazioNapoli: “Ci aspetta una settimana molto intensa tra la partita con il Legia Varsavia e quella con la Roma. Stiamo facendo bene, i tifosi devono essere tranquilli e certi che diamo sempre il massimo. Sarri si è arrabbiato tanto per la sconfitta contro il Bologna, così come ognuno di noi. Siamo pronti a riscattarci subito, lavorando più che mai. Nelle otto gare precedenti avevamo subito solo otto reti e nella gara contro i felsinei abbiamo subito le stesse occasioni da gol. Sicuramente qualcosa è andato storto ma la forza di una squadra sta nel modificare ciò che non va, ripartire dagli errori e non commetterli più. Il match contro la Roma è perfetto per riscattarci: hanno una rosa di qualità, competitiva, che lotta per lo Scudetto e che ora non è al massimo. Al San Paolo sarà una gara difficilissimo. Lo Scudetto? Non credo ora sia realistico al cento per cento ad oggi. Siamo stati capolista, siamo vicini al vertice ma dobbiamo lavorare partita dopo partita. Qualora non si facesse, si sbaglierà qualcosa soprattutto in una piazza come Napoli”.

GLI ERRORI. “Così posso fare la differenza con una parata decisiva, così posso commettere un errore. Ho sempre accettato con umiltà ciò che accade, anche se è bruttissimo quando poi dall’errore scaturisce il ko. Non è il primo e non sarà l’ultimo ma sono pronto a ripartire più forte di prima. Non mi danno pressioni gli obiettivi ma rappresentare al top la mia squadra e la città della quale vesto i colori. I portieri più forti attuali? Handanovic e Buffon“.

DIFESA E ATTACCO. “La nostra squadra deve fare bene e giocare sempre con una solidità difensiva importante per giocare gare perfetto. Abbiamo nonostante ciò, margini di miglioramento ancora ampi. Penso che vinca sempre chi subisce meno gol in ogni campionato”.

IL FUTURO. “Con cinque figli posso buttarmi nel calcio a cinque (ride ndr). A parte ciò sono felicissimo di stare a Napoli, ogni giorno mi godo città, amici, squadra. Nelle prime settimane qui al primo anno, sicuramente non era subito scattato l’amore. Era tutto diverso. Ma quando la vivi, capisci e la vivi quotidianamente, te ne innamori perdutamente. E’ molto diversa rispetto a Monaco ma anche quando ero al Bayern, venivo qui molto spesso. Questa città per godertela la devi accettare. I tifosi ne sono una parte splendida, li devi capire ma è bellissimo quando ti sostengono, ti chiedono foto e ti parlano. Io non mi nascondo, certo con i figli a seguito è più complesso ma ormai ci divertiamo. Il mio amore per Napoli è sempre stato spontaneo e genuino“.

SU SARRI. “Non è solo un grande competente di calcio ma ha una visione molto paternale della vita, di come ti parla e ti consiglia. Gestisce perfettamente l’ego di ognuno di noi, mi ha colpito subito in ritiro ed è una persona splendida. A pelle io adoro le persone così, trasparenti, speciali, che dice le cose come sono, senza peli sulla lingua e soprattutto nel calcio ci vuole gente così. Credo che nel calcio ci sia sincerità ma noi calciatori siamo un po’ egoisti, pensa ai propri interessi così come ogni società ma fa parte del gioco, così come successo sempre”.

BENITEZ. “Sì, l’ho sentito in questi mesi. E’ felice per noi. Era una conversazione privata che non posso svelare. Non abbiamo parlato specificamente della fase difensiva (ride ndr)!”

LA SCARAMANZIA. “A volte vado a mangiare da Mimì alla Ferrovia, altre volte da Nennella. E porta sempre bene!”

ODORE DI CASA. “Sono legatissimo a Liverpool e Napoli. Ovvio che Napoli la sento davvero casa mia, a Monaco nello spogliatoio mettevo sempre una canzone che faceva “Napoletano, c’è un signore che mi chiama così” quindi, immaginate…”

IO LEADER. “Ho sicuramente una personalità forte, sono fatto così, diretto, duro. Non so se lo scorso anno sia mancato questo al Napoli. Al di là del quinto posto, agli azzurri ed a Benitez sono mancate solo tre partite per la perfezione e sono andati molto bene. A me idem, le cose sono andate bene, ancor meglio ora che sono tornato qui. Ho parlato con De Laurentiis per imbastire la nuova trattativa, sapeva che sarei tornato a piedi e non sapevo che Benitez dovesse andare via. Tenevo al Napoli, a prescindere dal mister. I cazziatoni? Ho un bellissimo rapporto con tutti, ci divertiamo!”.

GLI OBIETTIVI. “Non so dire ora quale possa essere l’obiettivo perfetto, te lo dirò il 20 maggio. fare bene ora vuol dire vincere domenica. Non dobbiamo avere pressioni per l’Europa League, lo scudetto. Bisogna lavorare tanto, essere umili. La Roma? La stiamo studiando ma non basta solo questo. Ci sono squadre che hanno 22 giocatori pari livello come l’Inter e la Juventus, le squadre più attrezzate”.

I MODELLI. “Il mio papà è stato un grande esempio come persona, meno come portiere che visionavo di tanto in tanto. Dei portieri moderni, Molina dell’Atletico Madrid è stato il mio assoluto punto di riferimento”.

HIGUAIN. “Ha un equilibrio molto più grande ora, è cresciuto come calciatore, è maturato come uomo, fisicamente sta benissimo. Spero sia sempre così e sta facendo una carriera splendida, gli auguro il meglio: si sente importante per la squadra, si diverte ed è l’aspetto più importante nel nostro sport”.

I CORI RAZZISTI. “In quelle occasioni riesco ad essere razionale. Per difendere la mia città ed il mio popolo non devo reagire, non devo dare importanza agli stupidi ed agli ignoranti ma voglio portare in alto la mia squadra giocando bene e vincendo”.

IL SAN PAOLO. “Mi piacerebbe uno stadio più avvolgente, senza pista, con i tifosi ancora più vicino. La capienza? E’ sempre stupendo pieno, lasciamo tutti così! Più che altro al Sindaco chiederei di riparare le strade, le macchine si rompono troppo!”.

IL REINA ALLENATORE. “Mi piacerebbe tantissimo esserlo in futuro. Crcherò di prendere un pezzetto da tutti i grandi allenatori e diventare un buon esempio. Di Sarri prenderei l’umiltà”.

INSIGNE. “Non lo vedo come un talento ma come il presente. Ha ancora tanti margini di miglioramento, ora è molto più continuo e si sente importante per la squadra, ha fiducia di staff, compagni e tifosi. Un giocatore così non può che conquistare la Nazionale”.

LA FAMIGLIA. “A Natale andrò a Cordoba, dalla mia famiglia. Mia moglie? Non è gelosa, abbiamo cinque figli sa di avermi per sempre e che non mi può cambiare! (ride ndr)”.

RECORD DI PRESENZE. “Ci tengo tantissimo, è un bell’obiettivo. Rafael e Gabriel che non giocano? Io li ringrazio, si allenano al top ogni giorno e sono da stimolo anche per me. L’anno scorso con Neuer ero nella stessa condizione, lui poi era giovane e rampante e non si infortunava mai (ride ndr)! A livello europeo mi piace tanto anche Courtois”.

 

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