Careca: “Da Napoli ho ricevuto solo felicità e allegria, ma c’è un grande rimpianto che mi porto ancora dentro”

Continua la permanenza a Napoli di Antonio Careca. L’ex attaccante azzurro questa sera è stato ospite della trasmissione ADL in onda su TvLuna. Le prime parole sono dedicate alla squadra leggendaria che ha vinto una Coppa Uefa e uno scudetto sotto la guida di Bianchi : Maradona era un grande compagno di squadra, per me è stato un onore giocare con lui. Di Diego mi ricordo le sue punizioni, insieme a quelle di Zico erano le migliori. Bianchi era un grande uomo, nutrivo grande rispetto per lui. Noi ragazzi del secondo scudetto eravamo un grande gruppo, mi ricordo che spesso stavamo insieme anche nel tempo libero e ci riunivamo nelle nostre rispettive case. Il ricordo più bello ovviamente è lo scudetto, ma personalmente sono molto legato anche alla Coppa Uefa perché ci ha dato molta visibilità all’estero. Il rimpianto più grande è stato l’eliminazione dalla coppa Campioni contro il Real. Se avessimo eliminato gli spagnoli, avremmo potuto fare molta strada. Di quegli anni mi ricordo anche che Moggi mi voleva portare a Torino, ma non ci riuscì.”

Careca ha anche parlato del suo rapporto con la città di Napoli, un amore ancora vivo: “Per giocare con gli azzurri ci vuole molta personalità, vincere a Napoli è molto difficile, è come il Brasile. La piazza è calda, i tifosi portano gioia proprio come nel mio paese. Se giocavamo in casa c’erano 80mila tifosi, in trasferta erano circa 10mila. La città a me ha regalato sempre e solo allegria e felicità. Con Napoli fu subito amore già nei primi giorni dopo il mio arrivo, mi sono sempre trovato bene e sono contento che i miei figli siano cresciuti in Italia”.

Nel proseguo dell’intervista, il brasiliano analizza la stagione di Gonzalo Higuain, il cannoniere di questo nuovo periodo d’oro per gli azzurri: “Higuain è molto forte. Ovviamente non come me (ride, ndr). Seriamente però, c’è da dire che Gonzalo è ancora molto giovane quindi ha ancora tanto da dare a Napoli e può migliorare ancora. Personalmente, lo preferisco quando gioca molto più vicino alla porta. Gli attaccanti come lui devono vivere nell’area di rigore”. 

L’ultima parte del dibattito è focalizzata sulla gara di Bologna: “Non penso che il Napoli abbia disputato una brutta partita. Gli azzurri hanno avuto le loro opportunità anche prima della doppietta di Higuain. I rossoblu hanno interpretato bene il match e sono stati letali in contropiede. Calo fisico? Non credo, la squadra ha subito molto di più la pressione di dover vincere a tutti i costi”.

 

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