Napoli-Inter, giocatori a confronto: Higuain e Insigne inarrestabili, Miranda leggermente meglio di Albiol

Napoli-Inter, gara che chiuderà la quattordicesima giornata di Serie A Tim, significa anche confronto tra grandi calciatori in ogni reparto, sia in difesa, sia a centrocampo, sia ovviamente in attacco.

NAPOLI – INTER, GIOCATORI A CONFRONTO

Per  il Napoli appare scontata la formazione titolare, indovinare quella dell’Inter è davvero improbabile visto che finora Mancini ne ha cambiate 13 su 13. A parte il portiere ed i due difensori centrali (e forse Medel), nessuno è sicuro di partire dal primo minuto al S.Paolo.

REINA – HANDANOVIC
33 anni lo spagnolo, 31 lo sloveno. La personalità del portiere azzurro contro l’agilità di quello nerazzurro. Quest’anno la media voti premia Handanovic (6.38 contro 6.23), ma anche le parate (46 contro 22 di cui 23 decisive contro le 8 di Pepe, sicuramente meno impegnato del collega) ed i gol subiti (7 a 8).

HYSAJ – SANTON / D’AMBROSIO
Classe 94 l’albanese, molto più giovane sia di D’Ambrosio (88′) che di Santon (91′), in ballottaggio per una maglia da titolare. L’esterno azzurro si sta rivelando uno dei migliori acquisti di questo campionato ed i suoi 1209 minuti disputati lo testimoniano ancor più del suo 5,8 di media voto. Per Santon finora 837 minuti (5.83 voto), molti meno quelli di D’Ambrosio (178) ma con un incoraggiante 6.25.
Oggi l’albanese giocherebbe titolare nell’Inter e non viceversa.

RAUL ALBIOL – MIRANDA
Una sfida tutta madrilena tra l’ex Real e l’ex Atletico. Età simile (Miranda è un ’84, Albiol ’85), media voto uguale (6.15) ma minutaggio differente con il napoletano in campo sempre (1233 minuti) mentre Miranda utilizzato 889 minuti. 3 cartellini gialli ed un’espulsione per l’interista, un solo giallo per l’azzurro, che ha provato anche qualche conclusione in porta (5) rispetto a Miranda (0).
Oggi leggera preferenza per Miranda.

KOULIBALY – MURILLO
Un ’91 (Koulibaly) contro un ’92: una sfida tra giovani alla ribalta. Il senegalese ha una media voto impressionante in serie A (6,56) ma anche il colombiano non scherza (6,3). Troppe ammonizioni per il napoletano (5), solo due, ma nella stessa gara, per il sudamericano, che ha anche segnato un gol, il primo in Italia, nell’ultima gara di campionato. Minutaggio simile: Murillo 910′, Koulibaly 855′.
Oggi però Koulibaly è leggermente superiore.

GOULHAM – NAGATOMO / TELLES / JESUS
L’algerino, classe ’91, non sa se sulla corsia sinistra dell’Inter giochi Nagatomo (’86), Juan Jesus (’91) o Telles (’92). Quindi il confronto è difficile. Il napoletano ha finora giocato 11 gare (970′) con una media voto di 6.14. Una sola ammonizione e ben 31 attacchi sulla sua corsia. In casa Inter tutti e 3 i terzini sinistri hanno una media voto inferiore a 6 (Jesus 5.92 il migliore) e finora hanno giocato un pò tutti (il giapponese 362, Telles 589, Jesus 549).
Oggi con Goulham a sinistra l’Inter non farebbe turnover.

ALLAN – MEDEL
Brasile contro Cile, ’91 contro ’87, inserimenti da dietro contro difensore aggiunto. Entrambi hanno una media voti altissima (6.46 Allan, 6.41 Medel) ed entrambi hanno segnato (3 per il brasiliano, 1 da tre punti per il cileno) e giocato più di 1000 minuti. 2 ammonizioni per l’azzurro, il doppio per il nerazzurro, 4 tiri in porta per Medel, il doppio per Allan,
Oggi Allan è superiore a Medel sia come qualità che come quantità (è quarto nella classifica palle recuperate in Serie A).

JORGINHO – BROZOVIC / FELIPE MELO
Il ventiquattrenne regista azzurro, 12 presenze e 947 minuti, ha spodestato Valdifiori nelle gerarchie di Sarri e finora le pagelle (6.25) stanno dando ragione al mister. Qualche giallo di troppo (3) e lo 0 nella classifica marcatori sono le uniche note dolenti. Nell’Inter dovrebbe giocare il trentaduenne Felipe “Melo-mangio”, utilizzato finora 9 volte con una media voto di 5,94 e non il giovane Brozovic, classe ’92, che ha appena segnato il primo gol contro il Frosinone e che ha una media voto altissima 6.42.
Oggi Brozovic sembra avere maggior talento ma quasi sicuramente giocherà Melo “menoHiguain”, quindi il voto va a Jorginho.

HAMSIK – GUARIN
La sfida tra la mezzala slovacca (’87) e quella colombiana (’86) sarà una delle chiavi del match. Il capitano ha giocato finora molto di più (1123′ contro 795′) del rivale, segnando gli stessi gol (1) ma fornendo un numero di assist nettamente superiore (8 ad 1). Molte ammonizioni per Guarin (5, Hamsik solo 1), entrambi propositivi nelle azioni offensive (16 occasioni da gol per Hamsik, 13 per Guarin) con Marek che primeggia nei tiri fatti (23 a 13) e addirittura anche nelle palle recuperate (32 a 21).
Oggi Hamsik è più forte di Guarin.

CALLEJON – JOVETIC / BIABIANY
L’ala spagnola (’87) contro il fantasista montenegrino (’89) o il velocissimo francese (’88). Rendimento altalenante per Callejon che, nonostante 907′ giocati, 6 assist e 10 tiri, non ha ancora realizzato reti. A differenza del dieci nerazzurro(media voto 6.39) che pur giocando “solo” 692 minuti ha messo a segno già 3 reti (nelle prime due giornate). Anche Biabiany (6.2 di media voto) ha segnato pur giocando pochissimo (231 minuti).
Oggi JoJo ha qualcosa in più di Callejon.

HIGUAIN – ICARDI
Il Pipita ha ben sei anni in più di Maurito ma questa differenza di età, se rapportata alla freschezza atletica, non si è vista affatto in questo primo scorcio di stagione. Higuain è di gran lunga il miglior attaccante della Serie A ed anche i numeri lo testimoniano (capocannoniere con 10 gol, miglior media voto con 6,88, 5 assist, 1132 minuti giocati, 79 occasioni da gol, 54 tiri in porta). Icardi viaggia ad una media voto di 5.85, ha segnato solo 4 gol in 901 minuti, solo 13 tiri in porta ed appena 2 assist. Dal 2013, anno dell’arrivo in Italia, Higuain ha realizzato una rete ogni centoquarantaquattro minuti, Icardi una ogni centoquarantacinque.
Oggi, ma anche ieri e domani, Higuain è nettamente più forte.

INSIGNE – PERISIC / LJAJIC
Il “Magnifico” ammirato finora non è paragonabile né a Perisic, né a Ljajic. A ventiquattro anni Lorenzo ha trovato la sua consacrazione con 7 gol, 12 assist di cui 4 diventati gol, 919′ giocati, secondo miglior tiratore in A con 41 tiri, media voto di 6.42). Numeri superiori sia a quelli di Perisic (5.85 voto, 2 gol in 828′, 3 tiri e nemmeno un assist) che a quelli dello scatenato Ljaic degli ultimi tempi (380′, 0 gol ma 5 assist e un ottimo 6.17 di media voto).
Oggi Insigne è uno dei pochi talenti puri rimasti in Serie A, quindi superiore ai due serbi.

Giuseppe Brillante

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