Prima l’inferno, poi il paradiso. Dopo le difficoltà e le prime vittorie, il Napoli è pronto ad un altro passo in avanti…

“La via per giungere agli astri non è mai facile” – diceva Seneca, celebre filosofo di Roma Antica. Ma, si potrebbe aggiungere, in qualche modo ci si arriva. Ne sa qualcosa il Napoli di Maurizio Sarri, che giornata dopo giornata, sta regalando un sogno ad occhi aperti ad un’intera tifoseria. Le stelle, per ora, sono ancora lontane ma nulla vieta di crederci e di provare a raggiungerle. Dopotutto, la storia è bella anche perché, molto spesso, ricorda che anche le imprese più difficili sono possibili. Il Napoli, nella storia recente del calcio italiano, probabilmente lo sa più di tutti.

Per aspera ad astra – Prima dei sorrisi ci sono state le lacrime, un fallimento, l’inferno della Serie C, il purgatorio in Serie B. Insomma, dal 2004 ad oggi, ci sono state prima le difficoltà, anni difficili che nessuno potrà mai dimenticare. Poi il ritorno in A, le prime soddisfazioni, le vittorie, la consacrazione: Champions League, lotta per lo Scudetto, grandi campioni all’ombra del Vesuvio. Buona parte del percorso si può considerare più che positiva, ma il meglio deve ancora venire e nulla vieta di puntare sempre più in alto. Grandi vittorie il Napoli le ha già ottenute ed altre sono dietro l’angolo, pronte ad essere conquistate. Soprattutto quest’anno: la qualità supera la quantità, la mentalità e l’equilibrio fanno la differenza.

Sic parvis magna – Dalle piccole alle grandi cose. Per piccole cose si intendono il lavoro, il sudore, gli sforzi che si compiono in settimana e che poi danno i loro risultati di domenica, quando si scende in campo. Perché la vittoria più bella del Napoli, in queste prime dodici giornate, è l’aver dato ai tifosi una squadra che gioca un calcio semplice eppure complesso, organizzato in maniera a dir poco maniacale. Tutte piccole cose, tutti piccoli dettagli che, alla fine dei conti, fanno la differenza. Più forti della sfortuna, più forti di qualche errore arbitrale o di qualche rigore non concesso, questo Napoli è un piranha travestito da pesciolino rosso, a tratti inoffensivo eppure sempre pronto a sbranare, sportivamente parlando, ogni avversario, che si tratti della blasonata Juventus o del giovane Midtjylland. I successi più belli si costruiscono con semplicità, con le piccole cose, quelle che danno un senso anche ad uno sport come il calcio: un bambino di tre anni che gioca per strada è una scena semplice eppure riempie il cuore di gioia. Questo Napoli è così: bello e semplice.

I tempi sono maturi? Il tempo darà le sue risposte. Ma le premesse ci sono tutte: ad maiora, Napoli. Il meglio deve ancora venire.

Gennaro Donnarumma

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