Pochi interventi ma sempre decisivi, anche nella noia Reina dice la sua

Il Napoli continua il suo straordinario cammino, sia in campionato che in Europa League, e i protagonisti di questa cavalcata sono tanti. Pepe Reina è uno di questi e, anche grazie alla difesa messa a nuovo da Maurizio Sarri, risulta il secondo portiere meno battuto della Serie A con 8 reti subite. Lo spagnolo, protetto nel migliore dei modi dal reparto difensivo, spesso è inoperoso per gran parte degli incontri e gli unici momenti di attività sono le colorite esultanze ai goal dei compagni. Questa “inattività” potrebbe nuocere, non avendo quasi mai compiuto una parata, nel momento in cui gli avversari si affacciassero dalle sue parti; il condizionale è d’obbligo, infatti, perché il portierone azzurro ha mostrato in più occasioni di tenere sempre alta la concentrazione ed avere i riflessi prontissimi anche dopo più di metà partita di inoperosità. Ultimo esempio in ordine di tempo contro l’Udinese quando, passata l’ora di gioco, i bianconeri si sono riversati in area azzurra e sugli sviluppi di un calcio d’angolo Widmer ha colpito di testa da due passi trovando, però,  lo straordinario intervento di puro istinto di Reina.

I suoi compagni, d’altro canto, non perdono mai l’occasione per tenerlo nel vivo dell’azione giocando la palla con lui e assegnandogli l’arduo compito di far cominciare la manovra partenopea dai suoi piedi; così facendo anche quando tutta la squadra è pressata alta dagli avversari, si ha la possibilità di giocare il pallone con calma affidandolo ai delicatissimi lanci di Reina.

Emanuele Catone

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