“Con Insigne in campo il Napoli avrebbe vinto. L’allenatore non deve parlare degli arbitri”

Faustinho Canè è un pezzo di Napoli. Prima da giocatore, poi da allenatore, ha scritto pagine bellissime della storia azzurra. E l’edizione odierna del Roma lo ha intervistato: parole mai banali quelle di Canè, di certo destinate a far discutere.

Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno dopo il pari di Genova?

“Pieno, assolutamente. Al di là delle polemicucce inutili. Perché se non fosse stato per quell’episodio contro il Palermo, Insigne sarebbe partito titolare e le cose sarebbero andate diversamente. Nel calcio non esiste controprova, ma è così. Altrimenti non si spiega perché un calciatore che sta giocando in quel modo resti fuori. O lo si mette in
castigo, o lo si fa giocare. Mertens merita rispetto ma non ha nulla a che vedere con quello che sta facendo Insigne. Da un lato però è stato buono tenerlo fuori, perché deve riguardare il suo ginocchio per stare al 100%. Gli auguro di stare bene ma, il fatto che si ferma ogni cinque minuti, mi fa preoccupare”.

Come mai non è arrivata un’altra vittoria?

“La palla non è voluta entrare, tutto qui. Ma spesso queste partite rischi anche di perderle. Sarri, però, deve stare tranquillo e pensare a fare il suo lavoro perché è molto bravo. Non deve punzecchiare gli arbitri. Domenica scorsa, a Verona, c’era un rigore per il Chievo per fallo di mano di Higuain che avrebbe potuto cambiare la partita”.

Quindi non c’è stato un passo indietro…

“Assolutamente no. Magari il Napoli ha pagato anche il doppio impegno tra campionato e coppa. Chi non gioca in infrasettimanale è avvantaggiato. In questa fase della stagione si inizia a vedere un po’ di stanchezza, è normale. Non è facile giocare il giovedì e la domenica, a lungo andare si paga dazio. Soprattutto per il Napoli che in
campionato sta utilizzando 14 o 15 calciatori al massimo”.

Che voto diamo a Sarri per quest’inizio di stagione?

“Gli darei un 9+! Sta raggiungendo ottimi risultati e fa bene a stare zitto. Nei giorni scorsi c’è stata una bravata del presidente, perché non puoi dire in pubblico di aver consigliato un modulo al tuo allenatore. Poi ci pensano i risultati a coprire queste cose ma sono film che, a Napoli, ho già visto e rivisto. Finché le cose vanno bene, tutto passa in secondo piano. Sarri deve essere bravo a restare tranquillo anche nelle sconfitte. Se riuscirà a farlo fino alla fine, il Napoli potrà lottare per qualcosa d’importante”.

Quali squadre si contenderanno lo scudetto?

“Ancora presto per dirlo. Malgrado la crisi, anche la Juventus potrebbe rientrare. Il Milan è da rivedere, non è quello che ha affrontato il Napoli né quello visto contro la Lazio. E’ una via di mezzo. Poi ci sono le piccole, come l’Atalanta, che fa un exploit contro la Lazio e poi perde contro il Bologna per 3-0, e rappresentano delle incognite per il campionato. E, considerando il discorso fatto prima per le coppe, l’Inter potrà dire la sua. Mi sembra la squadra di Mourinho. Magari quella era più tecnica, ma questa di Mancini non scherza mica. Non avrà un gioco spettacolare ma, probabilmente, sta facendo quello che chiede l’allenatore. Quando vinci, d’altronde, il gioco passa sempre in secondo piano”.

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