Nella tradizione comune di tutto il mondo il termine Halloween deriva da una variante scozzese di All-Hallows-Eve, letteralmente la notte prima di Ognissanti. Domani 1 Novembre, ma non di sera, bensì alle 15, ci sarà un match di primaria importanza per il Napoli che sfiderà allo stadio Luigi Ferraris il Genoa.
SENZA VOGLIA DI FERMARSI – Gli storici compagni del Genoa, con cui il Napoli condivise la promozione in Serie A nel lontano 2008, però venderanno cara la pelle. La squadra di Gasperini arriva in un momento non facile della stagione, tra l’altro attanagliata dagli infortuni. Domani inoltre si prevede il tutto esaurito e i tifosi del grifone vogliono fare il possibile ed anche di più per sostenere i propri beniamini. Dall’altro lato però arriva un Napoli che in questo momento sta lasciando le mere briciole agli avversari. La squadra di Sarri infatti viene da 5 vittorie consecutive in campionato e punta dritta al record di 7, stabilito nella stagione 1987/1988.
UN OCCHIO AI DATI – Certo è che osservando le statistiche il divario tra le due squadre è notevole. La compagine partenopea ha realizzato 21 reti, subendone 8. Miglior difesa del campionato ad oggi, al pari della Fiorentina. La compagine genovese milita invece al sedicesimo posto in graduatoria con 10 gol fatti e 14 subiti. Insomma, sulla carta sembrerebbe una partita senza storia, ma guai ad affidarsi al dato statistico. Le partite tra Genoa e Napoli hanno sempre un quid di spettacolare. Lo spettacolo è assicurato, ma il Napoli cerca ancor di più la continuità. Il lavoro svolto da mister Sarri ha dell’encomiabile, ma il tecnico toscano non si accontenta mai, alzando ogni volta sempre di più l’asticella verso l’alto. Quasi con la consapevolezza di avere tra le mani una macchina straordinaria, che va spronata giorno dopo giorno per poter raggiungere risultati ancor più prestigiosi. Il segreto di Pulcinella sta nel lavoro quotidiano che svolge lo staff azzurro.
L’obiettivo del Napoli è naturalmente quello di proseguire sulla falsa riga di questi primi due mesi di gioco. Certo è che l’idea dello scudetto fa venire l’acquolina in bocca a molti tifosi partenopei, con tutta la scaramanzia del caso. Ecco, a proposito di scaramanzia: “essere superstizioni è da ignoranti, ma non esserlo porta male”. Questo uno dei più grandi aforismi dell’indimenticato ed indimenticabile Eduardo De Filippo, scomparso a Roma proprio il 31 Ottobre di trentun’anni fa. Come sempre, il famoso drammaturgo dimostra una conoscenza più che capillare del cittadino napoletano. Touché.
Francesco Vassura
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