“Scudetto”: vietato pronunciare questa parola. Così il Napoli di Sarri si scopre grande

Nona giornata archiviata, sesta vittoria consecutiva tra campionato e coppa e il Napoli di Sarri da Verona continua a volare.  È un Napoli concreto più che bello, quello che supera il Chievo e sale al secondo posto in classifica, giocando un calcio semplice eppure incredibilmente affascinante, che fa sognare i tifosi ed esalta un intero ambiente. Eppure, Maurizio Sarri è più chiaro che mai: vietato parlare di Scudetto e vittoria finale.

Ed è così che il Napoli comincia a scoprirsi grande: perché i ragazzi di Sarri giocano e si divertono, partita per partita, migliorando e correggendosi ancora, fin nei minimi dettagli. Gli azzurri hanno l’umiltà delle così dette piccole, la sfacciataggine delle grandi e la fame di chi vuole, finalmente, stupire e conquistare vittorie. Si, perché il Napoli che supera il Chievo è un concentrato di cinismo e freddezza, capace di colpire e mandare KO l’avversario appena se ne presenta l’occasione, come fa una vera, grande squadra. Allo stesso tempo gli azzurri giocano con concentrazione, intensità, pressando alto e non lasciando agli avversari il tempo di rifiatare, come se ci si giocasse la salvezza, la partita della vita. La vittoria a Verona, su un campo stregato, arriva da parte di un undici capace e consapevole dei propri mezzi, un gruppo affiatato che non smette di stupire. Nei momenti difficili ci si isola e si fa gruppo: si cacciano i così detti attributi, si caccia la personalità. E dopo le prime critiche gli azzurri sono riusciti a tirar fuori il meglio. Cazzimma, concentrazione, cattiveria: il Napoli è un concentrato esplosivo di elementi.

La squadra, al di là dello splendido momento di forma, dà l’impressione di essere sempre padrona della situazione e di non soffrire l’avversario, capace di attendere il momento migliore per colpire. Non si esaltano, i ragazzi di Sarri: restano coi piedi per terra, non lasciandosi travolgere dalle emozioni della piazza, consapevoli che il campionato è lungo e le fatiche sono tante. Ma quel che più stupisce è la consapevolezza nei propri mezzi, finalmente: il Napoli è forte e la mentalità, in certe situazioni, fa la differenza. Perché per Sarri, chi parla di Scudetto nel suo spogliatoio non deve entrare, ma con questo carattere, con questa personalità, nessun obiettivo sembra essere irraggiungibile.

GENNARO DONNARUMMA
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