Il male oscuro non esiste più? Novembre ci dirà se il Napoli può crederci davvero

E sono sei. Dalla Juve al Chievo, passando per Varsavia, Milano, Herning e battendo la tracotante (ma forte) Fiorentina. Il Napoli è un treno: e chiunque si posi sul suo binario viene sollevato come foglie al passaggio del convoglio.

LA PRIMA E’ BUONA – I controsensi del Napoli, nelle due stagioni con Benitez in panchina, erano essenzialmente due: a una fortissima fase offensiva, non corrispondeva una fase difensiva altrettanto massiccia; contro le grandi si è vinto spesso e volentieri, mentre con le piccole sono stati gettati alle ortiche punti su punti, insieme alla possibilità di raggiungere risultati ancor più importanti di quelli ottenuti. Il primo aspetto è stato ormai migliorato da tempo: con il passaggio al 4-3-3, Sarri ha dato una protezione maggiore alla retroguardia, l’inserimento di Jorginho e la crescita atletica di Allan hanno creato una cerniera a centrocampo che interrompe già sul nascere le iniziative avversarie; il tutto ovviamente accompagnato da una condizione fisica poderosa. Sul secondo punto, c’era tanta attesa per la partita con il Chievo. I risultati raccolti ad inizio stagione contro Sassuolo, Empoli e Carpi, lasciavano ancora un punto interrogativo sulla capacità degli azzurri di saper finalmente come affrontare e battere anche squadre di media-bassa caratura. Per questo il match del Bentegodi ha dato una risposta fondamentale: seppur soffrendo in alcuni frangenti – ma vanno riconosciuti anche i meriti di una squadra ostica come quella di Maran – il Napoli ha praticamente sempre tenuto in mano il pallino del gioco, creando occasioni su occasioni e portando a casa i tre punti grazie al colpo del campione. Ma quello c’era anche nelle passate stagioni. Mancava invece, la capacità di proteggere un risultato e di metterlo in cassaforte.

MALE OSCURO – Un male oscuro quello del Napoli, dal quale gli azzurri – almeno a rivedere il match di ieri sera – sembrano finalmente guariti. In questo senso ora si attendono conferme nel mese di novembre: dopo il Palermo mercoledì sera, domenica si va a Genova per affrontare i rossoblu di Gasperini; poi arriva l’Udinese al San Paolo e infine si torna a Verona con l’Hellas. Prima di affrontare l’Inter a Fuorigrotta per la partita che chiuderà il mese autunnale per antonomasia. Se il Napoli lo renderà dolce come il tepore di un sole primaverile, potrà gettare la maschera e iscriversi davvero al ruolo di pretendente allo scudetto.

Vincenzo Balzano

Twitter: @VinBalzano

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