“Questo Napoli può arrivare lontano, Sarri mi ricorda un po’ Bianchi”

Bruno Giordano, ex attaccante del Napoli, ha rilasciato una lunga intervista sulle colonne dell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizzando il momento degli azzurri. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli.it“Questo Napoli può arrivare lontano, molto lontano. Può essere un’annata indimenticabile, almeno me lo auguro. Del resto, le favorite di questo campionato non hanno ingranato ancora e di conseguenza c’è grande equilibrio. Gli azzurri hanno dimostrato molta autorevolezza con le rivali dirette e anche in campo europeo, dopo l’esperienza maturata negli ultimi anni. Al Napoli manca davvero poco per completare la propria crescita: deve solo iniziare a vincere anche contro le provinciali, poi non dovrà porsi più limiti. 

Nel percorso di maturazione la partita di domenica contro il Chievo è di sicuro una partita molto importante, ma il Napoli ha un vantaggio: in panchina c’è Sarri che arriva dalla provincia e che sa perfettamente come dall’altra parte si vivono gare del genere. Quindi, non credo ci sia il rischio di vedere gli azzurri deconcentrati. Ho sfidato Sarri quando ero a Catanzaro e lui guidava il Pescara. Sono contento che sia arrivato in alto partendo così dal basso. Se lo merita. La sua parabola mi ricorda un po’ quella di Ottavio Bianchi. Napoli la devi conoscere, in qualche modo devi “sentirla”. Bianchi ci aveva giocato, Sarri ci è addirittura nato. È l’uomo giusto per gestire l’entusiasmo della piazza che va cavalcato evitando però gli eccessi. Dovrà essere brava la società ad appoggiarlo nei momenti difficili. Noi avevamo un grande dirigente come Allodi, fondamentale per compattare l’ambiente che è fantastico ma talvolta troppo umorale.

Per me è un onore quando mi paragonano ad Higuain. Lui è un “nove” con i piedi da “dieci”. Ha grandi doti tecniche, ma gli piace tanto partecipare alla manovra. In questo ci somigliamo, anche io non riuscivo a stare più di tre minuti senza toccare il pallone. Ai grandi calciatori piace fraseggiare, è il caso di Insigne ed Higuain. Hanno il gusto della giocata difficile. Si vede chiaramente che si cercano perché sanno che uno può fare la fortuna dell’altro ed insieme possono fare la fortuna del Napoli”.

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