Il Napoli rallenta e gestisce, ma Sarri punzecchia gli azzurri: “Dovevamo affondare di più”

“Il nostro secondo tempo non mi è piaciuto, abbiamo solo gestito. Complessivamente è stata una buona partita, la parte iniziale l’abbiamo fatta benissimo, nel secondo potevamo fare di più”.  E’ arrabbiato Maurizio Sarri, per quel secondo tempo in cui il suo Napoli, messa in cassaforte la vittoria con il Midtjylland, ha abbassato i ritmi e fatto girare il pallone per cercare di far scorrere i minuti. La truppa azzurra ha ottenuto addirittura il 60% del possesso palla. Eppure la ripresa non è andata giù a Maurizio Sarri: la sua squadra, malgrado la discreta prova difensiva, è non è riuscita ad affondare il colpo con costanza.

In fondo, però, è anche la capacità di saper soffrire senza subire e senza dare l’impressione di poter incassare una rimonta che distingue le grandi squadre dalle altre. In fin dei conti il Midtjylland non ha creato pericoli se non in una circostanza, con il tiro di Royer respinto sulla linea di porta da Koulibaly, il migliore della retroguardia partenopea. Più che della fase difensiva, però, Sarri si è lamentato di quella attiva, punzecchiando gli attaccanti azzurri. A suo dire il Napoli non avrebbe dovuto rallentare troppo il passo, rinunciando di fatto ad attaccare. “Siamo molto più bravi quando spingiamo, dovevamo affondare di più” sostiene il tecnico azzurro. Insomma, abbassare i ritmi fa bene all’economia della partita, anche per risparmiare energie, ma rinunciare alle ripartenze per Sarri è un reato.

Sorprende, però, la concretezza del Napoli nella ripresa: gli azzurri, pur facendo girare il pallone tra un calcio piazzato e un tentativo del Midtjylland, hanno saputo sfruttare al meglio le pochissime chance. Higuain, entrato per Callejòn, ha capitalizzato al meglio un suggerimento di El Kaddouri per la rete del 4-1. Forse è proprio questo a dar fastidio a Sarri: un grandissimo potenziale offensivo non sfruttato appieno nella ripresa. L’allenatore di Figline Valdarno non è un tipo da dare per scontate le vittorie, ed è chiaro che voglia sempre cercare di mantenere alta l’attenzione e di ottenere il massimo da ogni situazione.

E’ anche vero, però, che il Napoli ha in programma un tour de force impegnativo, che lo vedrà impegnato 5 volte nei prossimi 16 giorni. Ben venga dunque se i ritmi rallentati della ripresa sono serviti ai titolarissimi per rifiatare. Gli inamovibili Allan e Callejòn, non a caso, hanno abbandonato il campo stremati, dopo aver lottato su ogni pallone e corso in ogni zona di competenza.

Nel frattempo la truppa partenopea mette in cassaforte altri tre punti nel girone, ipotecando o quasi il passaggio del turno e puntando il mirino già alla finale di Basilea.

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Vittorio Perrone

 

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