“Sì Napoli, ora possiamo dirlo: Jorginho è il mio erede”

Nel 1986 Francesco “Ciccio” Romano rappresentò la ciliegina sulla torta, l’intuizione di mercato che consentì al Napoli di chiudere il cerchio e di volare verso il tricolore. Divenne lui la mente pensante del Napoli di Maradona: un regista tout court, che da allora forse in azzurro non si è più visto. Almeno fino ad oggi.

E’ lo stesso Romano, in un’intervista a Il Mattino, a indicare Jorginho come suo erede: “Un paragone che può starci. Era ora dopo oltre 25 anni. Sì, forse il Napoli ha trovato l’elemento giusto per il suo centrocampo, è perfetto per il gioco di Sarri. Ho seguito da vicino Jorginho sia a Verona che in maglia azzurra, possiede piedi buoni e un’ottima visione di gioco, non cederlo è stato un vero affare per il club. È sufficiente vedere quanto sia migliorato il rendimento di Allan: avendo Jorginho al proprio fianco, l’ex Udinese non ha responsabilità nella costruzione della manovra e può dedicarsi alla fase offensiva”.

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