Jurgen Klopp: dalla Germania the “Normal One” sbarca a Liverpool, pronto a conquistare l’Inghilterra

Arrivare in una città come Liverpool, da sempre e per sempre la patria dei Beatles, non è mai facile. C’è bisogno di un uomo speciale, anzi no: basta un uomo normale, “the normal one” come si è definito il neotecnico Jurgen Klopp. Dunque è il momento per tutti i tifosi di abbassare un attimo (solo un attimo, si intenda) il volume delle varie “Let It Be”, “Hey Jude” e “All You Need Is Love”. In questo momento per i tifosi dei Reds suona molto bene “All You Need Is Klopp”. Perché quando arriva un allenatore di questo calibro, gli equilibri inevitabilmente sono destinati a spostarsi.

A NEW DAY – Quello che ha fatto il tecnico originario di Stoccarda a Dortmund rimarrà per sempre nei libri di storia e nel cuore dei tifosi. A proposito: si veda il tweet della società giallonera al riguardo per conferma. Una storia bellissima, che non può non colpire chi ama il calcio. Sei trofei messi in bacheca, ma paradossalmente sembrano quello che conta di meno. Ciò che caratterizza Klopp è la grinta, la voglia, la passione che ha verso questo sport, che per lui è molto di più di un semplice lavoro. Portare tutto ciò dentro di sé non è certamente facile, ma Jurgen è più che abituato. E un allenatore con gli attributi è ciò che serve a questo Liverpool. Una squadra demotivata, senza gioco e con dieci punti in campionato che però non rispecchiano fedelmente il momento della compagine in maglia rossa.

INNESTI NUOVI? – Nella mente dei tifosi già sono iniziati a scorrere tantissimi nomi che potrebbero fare al caso del “mago” tedesco. È forse il caso di andare con la dovuta cautela. Probabilmente la miglior partita del Dortmund di Klopp è stata il 4-1 con cui venne annichilito il Real Madrid di Mourinho. Questi erano gli undici scelti: Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer; Bender, Gundogan; Błaszczykowski, Reus, Gotze; Lewandowski. Ecco, presumibilmente la miglior formazione possibile che Klopp abbia mai avuto. Era il giorno 8 aprile 2014. L’idea di Klopp è quella: 4-2-3-1, proprio come a Dortumund. I giocatori per fare questo modulo sono presenti anche in quel di Anfield. Del resto è stato il tecnico stesso in conferenza a dire: “È ora di non parlare più di soldi, bisogna parlare di calcio”. Perché vincere è importante, ma fare bel calcio lo è altrettanto.

MIGLIORARE E RINNOVARE – Uno slogan chiaro e preciso. Klopp sa del potenziale a sua disposizione e dovrà riportare il Liverpool in alto. Anche perché, a proposito di soldi, quest’estate la dirigenza ha speso 111,91 milioni di euro, secondo i dati Transfermarkt. Decisamente troppi per sperare in un lauto mercato di gennaio. La soluzione? Pretendere il massimo da tutti i giocatori presenti in rosa. In particolare Klopp dovrà spingere per riportare ai massimi livelli Alberto Moreno, Daniel Sturridge Jordan Henderson. Il terzino ex Siviglia in questo momento è stato relegato in panchina, ma l’arrivo di Klopp può dargli una nuova vita calcistica. L’esterno offensivo britannico potrebbe invece essere l’uomo in più per i Reds, colui che sposta gli equilibri. In attesa del recupero di Henderson, perno indiscusso ed indiscutibile della mediana, previsto per i primi di dicembre. Chi inoltre dovrà dimostrare tanto è indubbiamente Roberto Firmino, pagato 40 milioni di euro, ma finora ombra di se stesso. Il talento c’è, e Klopp lo conosce, visto che il brasiliano ha giocato in Bundesliga prima di sbarcare oltremanica. Il Goetze, il 10lo farà indubbiamente Coutinho, giocatore straordinario dalla classe sopraffina. E non solo perché la 10 la indossa già. In avanti infine tutto sulle spalle di Benteke. Non è Lewandowski, ma ne sono passati di attaccanti peggiori. Difficile, almeno per gennaio, portar via qualche pretoriano dal Dortmund, come Hummels o Gundogan. Sulla carta però, visto il potenziale del Liverpool a Klopp poteva andare molto peggio. E come primo colpo il tecnico starebbe pensando ad un talento nostrano, Domenico Berardi, secondo quanto riportato dal Daily Star.

#KloppfortheKop è l’hashtag che sta andando per la maggiore in questi giorni sui social. Per il tecnico dunque una nuova ed affascinante sfida, ma nello storico impianto di Anfield, si sa, “You’ll Never Walk Alone”, and so: welcome to Liverpool, Mr. Klopp!

Francesco Vassura

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