Legia Varsavia-Napoli, l’analisi tattica degli avversari: la versatilità dei polacchi può creare problemi

La sfida di questa sera in Polonia alla Pepsi Arena vedrà il confronto tra il 4-2-3-1 di Henning Berg, allenatore norvegese del Legia Varsavia, e l’ormai affermato 4-3-3 di mister Sarri. Due sistemi di gioco che su tanti aspetti si somigliano ma su altrettanti aspetti restano diversi. È evidente che chi delle due squadre riuscirà a prevalere al centro del campo, dove in pratica si creerà un continuo 3 contro 3 tra i due interni e il regista del Napoli e i due mediani e il trequartista del Legia Varsavia, potrà poi sfruttare gli esterni d’attacco con grande facilità e pericolosità.

IL 4-2-3-1 DEL LEGIA VARSAVIA – Uno schieramento tattico appartenuto al Napoli per due anni durante l’era Benitez. Un sistema di gioco che tanto dà e tanto toglie, anche se le differenze con il 4-3-3 di Maurizio Sarri non sono poi così tante. Innanzitutto, in fase di non possesso i polacchi del Legia sfrutteranno i tre giocatori dietro l’attaccante per disturbare la manovra del Napoli che spesso parte da dietro, con il trequartista che probabilmente seguirà Valdifiori (possibile titolare questa sera) nell’impostazione bassa di gioco. Quindi compito principale dei tre trequartisti e dell’attaccante del Legia Varsavia sarà quello di annullare le fonti di gioco basse del Napoli, con la punta centrale che presserà sui due centrali di difesa azzurri, i due esterni d’attacco andranno a chiudere sui due terzini partenopei e il trequartista, come detto, prenderà in consegna il regista del Napoli. I due mediani del Napoli si troveranno quindi a confrontarsi con i due mediani del Legia Varsavia. Nelle altre zone di campo, ovvero zone medie e alte di campo, i due esterni d’attacco del Legia probabilmente si aggiungeranno ai due mediani in modo da creare una sorta di 4-4-1-1 in modo da scongiurare la superiorità numerica da parte del Napoli in fascia. L’aggressività sarà dunque l’arma principale per i polacchi del Legia Varsavia, consapevoli della superiorità dei partenopei. In fase di possesso, la squadra di casa avrà costantemente i tre trequartisti posizionati molto vicini in modo da creare un palleggio rapido per poi trovare l’attaccante con improvvise verticalizzazioni. Oltre a ciò, il continuo scambiarsi di posizione potrebbe essere un’alternativa alle marcature attuate da Sarri. Anche i terzini faranno la loro parte, con spinta alternata a destra e a sinistra.

I PERICOLI PRINCIPALI – I calciatori sui quali il Napoli dovrà fare maggiormente attenzione, oltre a Duda, in dubbio per stasera, sono Guilherme Kucharczyk, ovvero i due esterni d’attacco dotati di grande velocità e di buona tecnica, oltre al buon calcio da fuori. Ma il pericolo principale resta l’attaccante ungherese Nemanja Nikolics. Classe ’87, è il bomber della squadra polacca. E infatti Henning Berg, allenatore del Legia, non rinuncia mai al suo centravanti. In 19 partite tra campionato e coppe, ha già realizzato 12 reti e 4 assist. Sarà su di lui che i difensori di Sarri dovranno concentrarsi.

Salvatore Nappo

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