Koulibaly sfodera gli artigli, prende per mano la difesa e manda un chiaro messaggio a Sarri

Al termine di Napoli-Brugge, conclusasi con un 5-0 in favore degli azzurri, le considerazioni da fare sono tante, forse troppe. A far sorridere Sarri, più che le perle di Mertens e l’infallibilità di Callejòn, è lo zero alla voce dei goal subiti. Per una squadra che nelle prime tre giornate di campionato ha incassato la bellezza di 6 reti, è un notevole passo in avanti. Se il Club Brugge è risultato praticamente inoffensivo, il merito è soprattutto di Kalidou Koulibaly, che ha annullato completamente gli attaccanti di Preud’Homme.

Il seneglese si è dimostrato una vera e propria diga. Quasi sempre in anticipo sugli attaccanti belgi, Koulibaly ha giganteggiato nel gioco aereo. Le statistiche parlano chiaro: il 26 azzurro ha vinto 3 contrasti aerei, intercettato ben 5 palloni vaganti, pulito l’aera di rigore per 7 volte. In fase di impostazione è stato il difensore più chiamato in causa, con 112 passaggi effettuati, quasi il doppio del compagno di reparto Albiol (64). Koulibaly è stato, insomma, il leader della difesa partenopea.

Viene spontaneo chiedersi se il centrale francese naturalizzato senegalese possa essere davvero un’arma in più per il Napoli di Sarri. Lo scorso anno ha fatto fatica ad imporsi, complice una stagione sfortunata e un appellativo, quello di nuovo Thuram, cucitogli addosso troppo presto. Parecchi gli svarioni di gioventù da parte del numero 26, che non è mai riuscito a dare un seguito alla brillante prestazione sfoderata contro la Roma. Fino ad ora. La carta d’identità è dalla sua parte, ha spento le 24 candeline a giugno e pertanto ha ancora ampi margini di crescita.

Della sua partita avrà certamente preso nota Sarri, che finora nelle sue gerarchie ha sempre anteposto la coppia Albiol-Chiriches, riservando al francese però belle parole in conferenza solo qualche giorno fa. Già contro la Sampdoria, però, quando il rumeno era indisponibile, Kalidou aveva dimostrato di reggere l’urto di Eder e compagni, a differenza dello spaesato compagno di reparto, Albiol. Il quale stanotte, probabilmente, non avrà dormito sonni tranquilli. La gara con la Lazio incombe, e Koulibaly ha già mostrato il suo biglietto da visita. Le parole del mister forse, gli avranno fatto proprio bene.

Vittorio Perrone
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