Duttilità tattica, fisicità e tecnica. Gabbiadini risponde presente e si riprende il Napoli

Un altro pareggio per il Napoli, la formazione guidata da Maurizio Sarri impatta per 2-2 ad Empoli e resta ancora a secco di vittorie in campionato. Tanti gli errori commessi, soprattutto nel primo tempo e ancora una volta in fase difensiva. Il reparto che invece ancora una volta dimostra di avere meno problemi è l’attacco, gli azzurri infatti vanno regolarmente a segno da tre gare e riescono sempre a creare pericoli nell’area avversaria.

Importante in questo senso è stato l’apporto di Manolo Gabbiadini che con i toscani ha disputato la prima gara da titolare del suo campionato, l’ex Samp non stava attraversando un periodo particolarmente felice e la mancanza del campo, unita alle tante chiacchiere di calciomercato, non l’hanno di certo aiutato. Sarri in conferenza stampa l’aveva chiamato in causa: “Ho parlato con il ragazzo, deve fare qualcosa in più per convincermi ma ha tutto per farlo, è un giocatore che mi piace. Non è ancora in grande condizione, sicuramente sarà in campo tra domani e giovedì. Ma deve darmi un grande segnale”. E l’attaccante, forse stimolato dalle parole del proprio allenatore, ha dato un’ottima risposta: buoni movimenti, ottimi scambi con i compagni e soprattutto ben due assist decisivi. Il primo servito ad Insigne dopo aver difeso con il fisico caparbiamente palla sull’out di destra, il secondo un vero e proprio gioiello che ha messo Allan davanti a Skorupski. Insomma Gabbiadini ha dimostrato di poter essere la spalla ideale di Higuain e di essere probabilmente, per caratteristiche, il calciatore più adatto per giocare da seconda punta.

Il 23 azzurro sa dare il giusto appoggio al Pipita, ma anche occupare lo spazio del centravanti quando l’ex Real viene incontro ai centrocampisti per sottrarsi alla marcatura della difesa avversaria, inoltre Gabbiadini è più utile in zona centrale dei vari Callejon e Mertens anche per una questione fisica. Infatti spesso lo abbiamo visto fare a sportellate con i difensori dell’Empoli e contendere anche palloni alti, cosa quantomai complicata per i due esterni più adatti a giocare in un 4-3-3 come poi è stato ad un certo punto del match. Tra l’altro Sarri ha provato tutti e tre gli attaccanti a sua disposizione al fianco di Higuain in queste prime tre gare di Serie A: con il Sassuolo giocò Mertens che non fece una grande gara, dimostrando ancora una volta di essere più incisivo entrando dalla panchina; con la Sampdoria dal primo minuto era partito Callejon che però, pur mettendoci volontà e caparbietà, aveva mostrato segni di insofferenza. Lo spagnolo dà il suo meglio tagliando alle spalle dei difensori partendo dalla fascia e facendo il movimento ad accentrarsi, da seconda punta perde tutte le sue caratteristiche migliori.

Insomma se la gara con l’Empoli doveva dare risposte al mister di Figline, queste sono arrivate: Insigne sta crescendo sempre più nel ruolo di trequartista e può rivelarsi la vera sorpresa di questa stagione; la difesa ha ancora tanto, ma proprio tanto, da lavorare; e Gabbiadini da seconda punta si esprime benissimo, ruolo nel quale con la giusta continuità potrà soltanto migliorare.

RIPRODUZIONE RISERVATA
Pasquale Giacometti

Home » Copertina Calcio Napoli » Duttilità tattica, fisicità e tecnica. Gabbiadini risponde presente e si riprende il Napoli

Impostazioni privacy