Il Roma – “Sfumato ed affondato, ecco l’amarcord di chi ha rifiutato il Napoli e si è subito infortunato”

Non provate a dire no quando c’è di mezzo il Napoli. Rifiuti e perplessità possono rivelarsi letali per il futuro, tanto da compromettere una carriera in ascesa. L’ultimo caso, in ordine di tempo, è quello di Nikola Maksimovic, difensore serbo in forza al Torino e inseguito a lungo dagli azzurri. Un corteggiamento vano, vista la resistenza del presidente Cairo che proprio non ha voluto saperne di cedere il calciatore, nonostante l’offerta allettante messa sul tavolo da De Laurentiis. Il Presidente granata, a bocce ferme, ha poi ironizzato sull’argomento: “Aurelio mi porta fortuna, anni fa mi chiese Ogbonna offrendomi 5 milioni, poi lo vendemmo a 15. Mi chiese Darmian a 10, e ora lo abbiamo venduto a 20, è sempre la stessa storia”.

Colpito e affondato? Nemmeno per idea! Il forte centrale allevato da Ventura, impegnato in questi giorni con la nazionale, ha rimediato la frattura del metatarso e ne avrà per almeno quattro mesi. Arrivederci a gennaio, con tanto di sorriso beffardo, non per le condizioni del ragazzo (al quale va l’augurio di una pronta guarigione) quanto per l’uscita, spocchiosa, del numero uno del Toro. Lo stesso Ogbonna, citato da Cairo, qualche estate fa fu molto vicino all’azzurro, salvo poi sposare la causa bianconera. Dopo il no al Napoli il declino, certificato dalle poche apparizioni con la casacca bianconera e dai primi danni procurati in Inghilterra, con la casacca del West Ham.

Tra gli ex granata ad un passo da partenope, figura anche Alessio Cerci, oggi riserva delle riserve nel Milan. Un posto d’onore spetta anche a Rolando Bianchi e al suo clamoroso no al Napoli, risalente all’estate del 2007. Da allora tante magliette indossate e pochi, pochissimi gol dopo l’exploit di  Reggio Calabria che aveva catalizzato l’attenzione di Edy Reja e Pierpaolo Marino. Anche Biabiany fu molto vicino all’azzurro e da quasi due anni, per problemi fisici piuttosto gravi, non mette più piede in campo. Destò scalpore l’addio di Fabio Quagliarella, bersagliato per il suo passaggio alla Juventus. Pronti via e l’attaccante di Castellamare finì in infermeria.

Prima di acquistare Higuain, il Napoli aveva pensato a Mario Gomez, poi passato alla Fiorentina. Sull’avventura in viola del “panzer” tedesco è meglio stendere un velo pietoso. Non solo Gomez, il Napoli provò a prendere anche Leandro Damiao, presentato come il nuovo craque del calcio brasiliano. La trattativa saltò per i consueti problemi legati ai diritti di immagine e per la sommossa popolare dei tifosi che pretendevano un nome di spessore dopo la partenza di Cavani. Ad oggi di Damiao, si sono perse le tracce. Storico il no di Giuseppe Rossi, quando ancora militava nel Villareal. Da allora tanti interventi e poco calcio. Che dire di Kevin Strootman, l’olandese che sfidò la curva B con gesti e parole non proprio eleganti. Al San Paolo ha lasciato un ginocchio e (forse) una carriera. Chiude il cerchio Balzaretti, trattato in prima persona da De Laurentiis nell’estate del 2012. Il ragazzo preferì la Roma. Pochi mesi fa, dopo un’infinita serie di infortuni, ha comunicato il suo ritiro dal calcio giocato.

FONTE Dario Marotta per Il Roma

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