IL ROMA – Napoli imballato, l’era Sarri comincia con una sconfitta

Lo aveva detto per tutta l’estate. «Mi spiace, ma io parto sempre male». Si sperava fosse un modo per esorcizzare questo male, invece si è rivelato un oscuro presagio. Non sapremo mai se Maurizio Sarri si aspettava di perdere col Sassuolo alla prima di campionato (prima vittoria dei neroverdi contro il Napoli) ma quel mettere un po’ le mani avanti, anche in modo simpatico e cordiale, lascia aperta qualche perplessità. E quello che è capitolato a Reggio Emilia è un Napoli sicuramente imballato, con ancora poche idee e solo qualche abbozzo del gioco che ha in mente l’allenatore ex Empoli. Ciò che invece è vivido e fulgido è la difesa facilmente perforabile, che vede nel solo Reina il vero tentativo di dargli una sistemata.

SARRI FA UNA SCELTA A SORPRESA a centrocampo: fuori Allan (scelta tecnica) e dentro David Lopez. L’intento è di dare più centimetri e fisico in un reparto dove Valdifiori e Hamsik non sono certo due colossi. In avanti invece la scelta cade su Mertens come partner di Higuain e Insigne dietro le due punte. Soluzione, questa, maggiormente in voga durante la settimana. I dubbi su Hamsik trequartista vengono liquidati rapidamente dai fatti: appena tre minuti e il capitano approfitta di un’azione confusa davanti la porta di Consigli per segnare un gol dei suoi. Fiuto per la rete e Napoli in vantaggio. Ma il gol degli azzurri non è frutto di un’azione organizzata ma di una possibilità sfruttata. Il vero Napoli, o almeno quello che ci si aspetta, ancora non ha fatto vedere nulla. E non molto farà vedere nel corso del primo tempo. Anzi, è il Sassuolo che rivenutosi dopo lo shock iniziale piano piano inizia a giocare e ha mettere in pratica le preoccupazioni di Sarri: squadra che gioca a memoria, che si conosce, e che sfrutta la velocità e la qualità tecnica di Defrel e Berardi, col napoletano Floro Flores che mostra concretezza da prima punta. Più la partita prosegue e più il Napoli si spegne. Dall’altro lato è il Sassuolo a crescere, fino ad arrivare al pareggio con uno dei napoletani della squadra di Di Francesco: Floro Flores segna la sua prima rete al Napoli, ma da buon ex non esulta.

IL PAREGGIO DIMOSTRA come le preoccupazioni di Sarri erano legittime: il Napoli fatica a creare gioco, con il Sassuolo che riparte quasi sempre con efficacia. È Pepe Reina che salva due volte il risultato con delle parate prodigiose, in particolare la seconda. La sensazione è che lo spagnolo subito comincia a fare la differenza: in altre parole con un altro portiere tra i pali il Sassuolo poteva fare altri gol. Auspici non proprio ottimi per la ripresa, dove il Napoli non riesce a cambiare marcia.

SARRI FA UNA SCELTA CORAGGIOSA togliendo uno spento Higuain per Gabbiadini: questo cambio è la dimostrazione di come l’ex Sampdoria, in realtà, sia visto dal nuovo allenatore come alternativa al Pipita. Non proprio una bella notizia per chi sogna una coppia con l’argentino e il miglior cannoniere italiano dello scorso torneo.

E FORSE SONO ANCHE SEGNALI di come il modulo col trequartista ma senza trequartista forse non è la soluzione giusta. E il secondo tempo è una sofferenza: Sarri cambia tutto l’attacco non dando segnali di avere le idee chiarissime. Il pescare dalla panchina a piene mani (lo aveva detto Sarri, pesco sempre bene) quasi gli permette di arrivare al pari, perché Gabbiadini e soprattutto Callejon creano qualcosa in più, ma anche Mertens prima di uscire aveva sfiorato il gol. Però ad andare a bersaglio è il Sassuolo, che con Sansone sfrutta una difesa poco mobile e fulmina il Napoli. Si riparte da come si era finito… male.

Fonte: Giovanni Scotto per Il Roma

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