Gabbiadini: “Mi piace giocare più vicino alla porta. La Juve? Ho scelto io Napoli. Higuain non si tocca. E sul campionato…”

Manolo Gabbiadini è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, emittente ufficiale della SSC Napoli. Ecco le sue parole:

“Il primo anno al Napoli? Neanche io pensavo di fare così bene da subito, merito anche del mister, compagni e tifosi. Il bel rapporto con loro? Forse per la mia semplicità, sono sempre lo stesso. Do sempre il massimo e forse mi apprezzano anche per i gol che ho fatto. La Juve? Non mi ha mollato, ho preso anche io la mia decisione: venire qui a Napoli e sono contento di questo. Non ho mai indossato quella maglia, non mi sono mai sentito dentro”.

Ruolo – “Preferisco giocare più vicino alla porta perché è più facile fare gol ed è anche la mia posizione naturale, mi trovo leggermente avvantaggiato. L’importante però è dare sempre il 100%”.

Ritiro – “Bilancio positivo, per ora abbiamo disputato due partite ed anche se non sempre abbiamo fatto benissimo per tutti i 90′ si intravede il gioco che vuole il mister. Per il campionato siamo pronti”.

Emozionato per il primo gol a Fuorigrotta? In realtà no, ero preso dalla partita. Forse mi emoziono più dalla panchina quando qualcuno segna, in campo non te ne rendi conto. E’ bello rivedere nei filmati le proprie reti. Secondo me puntare su giovani italiani è la scelta giusta, si pesca spesso in paesi lontani pagando troppo giocatori che non si conoscono nemmeno. Napoli mi aiuterà a giocare in Nazionale”.

Attaccante modello? Mi piaceva tanto Milito anche se sono tanto diverso da lui. Higuain? Brava persona e in campo è un campione. Si dicono tante cose su di lui, magari per errori dal dischetto, ma ha segnato tanti gol decisivi. Il Pipita non si tocca. Io rigorista? Se è in campo Higuain lo tirerà lui, si rifarà. Ne ha sbagliati, ma anche segnati tanti. Calendario? Non do tanto peso al sorteggio, dobbiamo incontrare tutti. Con il Sassuolo giocheremo come se fosse la Juve. Piatto preferito? Lasagne. Musica? Non sono un grande appassionato, alla radio ascolto canzoni straniere e italiane. Mi carico con la musica nel pre partita? Dipende come mi sveglio al mattino. Social network? Non sono sfegatato, ma un rapporto bello. Mi piace usarli. Traffico? Sono stato in città più trafficate. Sono contento qui. Dialetto? Non sono un bravo studente o Insigne è un cattivo professore. Sono ancora in alto mare. Fioretto? Prometto che daremo sempre il massimo e di  sudare sempre la maglia, come ho fatto l’anno scorso”. 

 

 

 

 

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