Tecnologia e applicazione per rendere solida la fase difensiva, il lavoro di Sarri impone un obbligo alla società

Applicazione, tecnologia e lavoro maniacale, la rifondazione della retroguardia azzurra parte da tre principi fondamentali.

Costante la sorveglianza del drone sulla testa dei difensori partenopei nelle impegnative sessioni d’allenamento nel ritiro di Dimaro, una visione totalizzante, d’insieme, che tramite il gps fornisce i dati a Simone Bonomiex difensore azzurro e tattico di Maurizio Sarri.

Linea di difesa da rendere impeccabile, allineata alla perfezione, questo l’input principale nella prima settimana di ritiro. Un lavoro certosino, che però necessita di comprensione  e resa sul campo, proprio per questo gli acquisti in difesa dovranno essere effettuati in maniera celere, dando una sterzata a trattative avviate – Astori e Vrsaljko – ma da tempo in una fase di stallo. Il completo riassetto del reparto portieri, vero tallone d’Achille del Napoli nella stagione passata, con gli acquisti di Reina Gabriel, rappresenta un passo importante ma non sufficiente. A riportarlo è l’edizione odierna di Repubblica.

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