FORUM SN – Che Napoli sta nascendo? Il parere contrastante di tre grandi ex del passato

Luglio, tempo di mercato e di sogni, da fare in riva al mare o al fresco dell’aria condizionata. Luglio, tempo in cui si costruiscono le squadre che verranno assemblate in ritiro, prima di iniziare ufficialmente la stagione. Il Napoli, in questa torrida estate, è molto attivo: Valdifiori e Reina acquistati subito per colmare un vuoto atavico ed uno più recente; Allan e Astori che sembrano in dirittura d’arrivo. E poi Maurizio Sarri, chiamato a riorganizzare la squadra dopo il nuovo asset – meno internazionale – deciso da De Laurentiis.

Difficile dare già un giudizio, la tempistica non è giusta e il rischio di incorrere in brutte figure è dietro l’angolo. Una semplice domanda però, è giusto porsela: che Napoli sta nascendo? Hanno risposto – in esclusiva a spazionapoli.it –  tre grandi ex del passato, che in azzurro hanno vinto quel tricolore tanto agognato dai tifosi. E a conferma che il calcio è bello (anche) perché ognuno ne ha una sua idea, le loro risposte sono state tutt’altro che simili.

Salvatore Bagni non lesina critiche all’operato del club. “Io ero rimasto ad un concetto di internazionalità che De Laurentiis voleva dare alla sua creatura. Questo improvviso cambiamento di fronte mi suona strano, non voglio chiamarlo ridimensionamento, ma è una cosa che sinceramente non capisco”, dice l’ex guerriero del centrocampo azzurro, che poi aggiunge: “Perchè spaziare solo in Italia? Potrei capirlo se si cercassero esclusivamente giocatori della nostra nazionalità, ma non mi sembra che Reina e Allan lo siano, ad esempio. Eppure il Napoli pagherà tanto per il giocatore dell’Udinese: all’estero avrebbe avuto maggiore possibilità di scelta, ad un prezzo sicuramente inferiore”. Caustico il giudizio di Bagni su Maurizio Sarri: “Abbiamo ammirato tutti il suo Empoli, ma è ovvio come allenare lì sia diverso da farlo a Napoli. Nel calcio non ci sono certezze, il mio dubbio è altrove. Se la scelta fosse ricaduta su di lui a marzo, avrei capito che alla base c’era un progetto. E invece, sette giorni prima della sua firma, De Laurentiis era in Spagna a trattare con Emery”.

Più bilanciata la risposta dello storico capitano azzurro, Giuseppe Bruscolotti: “Mi riservo di dare un giudizio completo quando avrò visto all’opera questo Napoli. Le premesse mi sembrano buone: la dirigenza è intervenuta finora in due ruoli dove la squadra era effettivamente debole. Reina e Valdifiori aggiungono qualità alla rosa, proprio dove era mancata nella passata stagione. E Allan è un giocatore importante, che completerebbe bene il reparto più importante”. Giudizio sospeso anche su Sarri? “Ovviamente bisogna attendere la risposta del campo. Ma sono contento che per una volta si sia voluto premiare il merito di un allenatore che viene dal basso, che ha fatto tutta la gavetta e che ora ha l’occasione importante di confermare le sue doti, già espresse altrove. Però consentitemi di fare un appello a tutto l’ambiente: diamo all’allenatore un po’ di tempo per consentirgli di plasmare il suo Napoli”.

E infine Claudio Garella. Il portiere che parava con i piedi e che a Napoli ha vinto uno scudetto (e lasciato tanti bei ricordi): “Parliamo di un Napoli con Higuain o senza?”. Esordisce così, lasciando capire subito il suo pensiero: “L’attaccante argentino è uno che sposta gli equilibri. Un conto è il Napoli con lui, altra storia se dovesse andar via. Naturalmente sono felice per il ritorno di Reina, portiere forte, esperto e di carisma: sinceramente, la scelta di lasciarlo andare via l’anno scorso mi risulta ancora difficile da capire. Valdifiori è un giocatore completo, che nel Napoli va ad occupare un ruolo lasciato libero da tanti, troppi anni. Allan è il suo scudiero ideale. Astori non mi convince a fondo, ma è anche vero che trovare buoni difensori in Italia è un’impresa”. Per l’ex portiere azzurro invece, non vale il discorso della pressione che Sarri potrebbe subire: “Un allenatore che decide di accettare Napoli, sa bene a cosa va incontro. Sono convinto che farà bene, mi sembra un tipo che sa il fatto suo, con una qualità non comune: ha una calma serafica, para bene i colpi come farebbe un ottimo pugile”.

Vincenzo Balzano

Twitter: @VinBalzano

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