Sarri al Napoli divide la tifoseria, ma il nuovo progetto ha bisogno del sostegno della piazza

Adesso è ufficiale: Maurizio Sarri è il nuovo allenatore del Napoli. Dopo giorni di trattative estenuanti si è giunti alla firma del contratto, arrivata dopo un nuovo incontro tra le parti a Roma. All’ex Empoli va l’incarico di ricostruire una squadra a pezzi dopo l’ultima stagione e di risollevare il morale a una tifoseria che nello scorso campionato ha sostenuto soltanto a tratti i propri beniamini.

A proposito della tifoseria, la scelta di Sarri ha subito diviso i supporter partenopei: c’è chi crede che sia stata una mossa giusta, per quanto di buono fatto dall’allenatore sulla panchina dell’Empoli, ma c’è anche chi mette in dubbio la scommessa di De Laurentiis, giudicando azzardata la fiducia ad un tecnico poco esperto della categoria. In effetti, quello appena trascorso è stato il primo campionato in massima serie per il mister cresciuto a Figline. Prima dell’Empoli aveva allenato soltanto nelle categorie cadette.

Eppure il grande progresso di crescita compiuto dagli azzurri (quelli toscani, non quelli che Sarri allenerà di qui a breve) lascia davvero ben sperare: l’Empoli è stato condotto alla salvezza giocando un calcio brillante per una provinciale, e ha saputo mettere in vetrina diversi giovani davvero interessanti. 

Il clima di frattura che si respira all’interno della tifoseria riguardo il nuovo tecnico non può far bene alla squadra: importante sarà mostrare al nuovo undici partenopeo il massimo sostegno, senza rimuginare su ciò che sarebbe potuto essere e che non è stato.

Per realizzare un progetto c’è bisogno del supporto incondizionato della piazza. Dunque, un altro aspetto fondamentale sarà evitare di mettere in discussione l’intera squadra dopo appena una sconfitta. Ci sarà il bisogno comprensibilmente di carburare, soprattutto dopo una stagione così estenuante dal punto di vista fisico (quasi 60 partite all’attivo) sia da quello psicologico. In questo senso, le critiche non possono che nuocere: non è affatto facile giocare con una pistola puntata alla tempia.

Si comincia sabato 11 luglio, a Dimaro: lì, nella Val di Sole, partirà ufficialmente l’era Sarri, ricca (si spera) di soddisfazioni, per la squadra così come per i tifosi. Sostegno incondizionato: ecco come si compie il salto di qualità, come piazza e come tifoseria.

Vittorio Perrone

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