Le pagelle di Napoli-Lazio: Buio, speranza, amaro rimpianto. La Lazio espugna il San Paolo, il Napoli chiude quinto

Andujar 5: I presagi di una serata no spuntano alla mezz’ora quando rischia tantissimo in uscita non intendendosi con Koulibaly. Dopo pochi minuti la realtà diviene spietata in occasione del vantaggio di Parolo, dove il portiere argentino, sorpreso dalla deviazione di Inler, non riesce ad opporsi se non con un intervento debole e poco convinto. Incerto in uscita su Candreva sul 2-0 laziale. Può poco sulle reti di Onazi e Klose.

Maggio 6,5: Il rigore procurato rappresenta l’apice di una gara tutta cuore e polmoni dove tiene botta sull’esterno senza patire in maniera eccessiva l’insidioso attacco biancoceleste, impeccabile sullo spauracchio Felipe Anderson. Tiene basso il proprio baricentro e bada al sodo in fase di non possesso, senza far mancare il suo apporto in quella di spinta. L’ultimo a mollare.

Koulibaly 5: Sente la pressione della gara nelle prime battute di gioco quando palesa qualche indecisione di troppo senza conseguenze. Non c’è scampo, invece, in occasione del raddoppio biancoceleste, dove con David Lopez costruisce la voragine il contropiede dove si inserisce Candreva e firma il raddoppio. Nella ripresa cambia registro crescendo in attenzione e provando a supportare la manovra azzurra.

Albiol 6: Regge sulle sue spalle il peso della retroguardia per larghissimi tratti di gara, preciso e ordinato negli interventi, discreto l’apporto in impostazione. Cala però alla distanza e sui goal di Onazi e Klose manca l’intervento lasciando sguarnita la porta di Andujar.

Ghoulam 4,5: Soffre il giusto, contiene bene le sfuriate biancocelesti garantendo una discreta spinta in fase di possesso. Finisce per macchiare senza appello una prestazione sufficiente con l’ingenuo fallo da doppia ammonizione che azzera il vantaggio numerico partenopeo.

David Lopez 5: Propizia l’espulsione di Parolo anticipando il dirimpettaio biancoceleste con reattività, è l’unica luce in una gara dove difficilmente riesce a primeggiare sui centrocampisti di Pioli, difetta in precisione e passo al cospetto di avversari che determinano una superiorità laziale che in quella zona del campo ha fatto la differenza nell’esito della gara.

Inler 4,5: Di rado offre verticalizzazioni o cambi di gioco ad illuminare la manovra azzurra, limitato dal pressing della dinamica mediana biancoceleste, minimo l’apport o in fase di filtro. Una gara dalle tante ombre che termina ad inizio ripresa sostituito da Gabbiadini.

(Gabbiadini 5,5: Un paio di lampi, prova a battersi senza però riuscire a dare la propria, forte, impronta su una gara che sembrava poter intraprendere i binari della gara da ricordare, restando un incompiuta.)

Callejon 5,5: Il duello con Lulic è acceso fin da subito, al 23′ la prima nitida, clamorosa occasione azzurra passa dai sui piedi, ma sul perfetto invito di Higuain il destro dello spagnolo esce di un soffio a sfiorare, malinconicamente, il palo alla sinistra di Marchetti. Suo l’assist per il goal di Higuain che dà linfa nuova alle energie azzurre. Dopo l’espulsione di Ghoulam attinge alla sua duttilità terminando la gara da terzino sinistro.

Hamsik 5,5: 
Citazione a parte per un secondo tempo a livelli d’antologia, testa alta, sempre propositivo nell’impostare l’azione in ripartenze, finalmente, degne di questo nome. Concentra tutto il meglio in una mezz’ora ad altissimi livelli, nel miglior momento degli azzurri, quando il profumo dei tre punti era vivo, tangibile. Pesa però metà gara trascorsa da comparsa, troppo incerto in occasione della ripartenza da cui nasce il 3-2 di Onazi.

Mertens 5,5: Quarantacinque di gara schiacciato tra Basta e Mauricio, senza mai riuscire a creare scompiglio, zero gli spunti, mai in grado di garantire quel brio del quale la manovra azzurra resta privo nella prima frazione di gioco. Al 57′ ha tra i piedi la palla del 2-2 e solo De Vrij lo priva della gioia del goal, non trova ostacoli invece quando serve Higuain dopo uno spunto dei suoi per il pareggio azzurro.

(Dal 77′ Insigne 5,5: Poco più di un quarto d’ora in cui ad eccezione di un paio di spunti non riesce mai a creare gravi pericoli per la porta di Marchetti.)

Higuain 5,5: Qualche giocata, un solo lampo luminosissimo a regalare sul velluto a Callejon la palla del potenziale vantaggio, il primo tempo tempo scivola via senza  senza altri particolari spunti. Suona la carica ad inizio ripresa battendo a rete su assist preciso di Callejon, non si fa pregare sull’imbeccata di Mertens sigillando doppietta personale e pareggio. Delizia in mezz’ora da protagonista, la croce, però, quest’anno non è mai mancata, ed appare, rovinosa con l’errore dal dischetto dove calcia malissimo mandando in fumo match point e preliminari di Champions.

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