Peggio della notte di Kiev

Pepe che segna sul calcio di rigore è solo l’ultima immagine di una serata da dimenticare. Subito. Le immagini dallo Stadium sono un monito per il Napoli e per tutti i suoi tifosi, surclassati, oramai, dalla delusione. Insomma, è andata peggio della notte di Kiev. E ce ne voleva.

Peggio della notte di Kiev c’è un Napoli che non sa riprendersi dopo una figuraccia europea. E così è stato. Peggio della notte di Kiev c’è una squadra che continua a faticare contro tutti, compresi avversari già passati nella categoria minore. E così è stato. Peggio della notte di Kiev c’è un gruppo di ragazzi che appare come un’accozzaglia di singoli, sparsa e dispersa in campo.

Peggio della notte di Kiev c’è una squadra che scende in campo sbagliando ancora una volta l’approccio. E prende gol nei primi 15 minuti. Peggio della notte di Kiev c’è un gruppo di giocatori senza attributi, senza carattere, e pure senza guida. E così, ieri, è parso a tutti.

Peggio della notte di Kiev c’è una partita e una stagione buttata al vento, facendosi dominare nel gioco e nelle motivazioni da una squadra che non aveva più nulla da chiedere al campionato. Peggio della notte di Kiev c’è la delusione che si rinnova, ancora una volta, nei tantissimi tifosi azzurri, che pensavano di aver toccato il fondo appena una settimana fa. Forse la notte non è ancora passata del tutto. A noi non resta che sperare in tutta calma che il campionato finisca presto. Manca la partita con la Lazio. Ma, forse, poco conta. Il derby capitolino di lunedì potrebbe estromettere il Napoli definitivamente dalla corsa Champions. Mettendo la parola fine ad una stagione troppo strana per essere vera.

Pensavamo che peggio della notte di Kiev non ci fosse nulla. E invece abbiamo assistito alla notte di Torino. Tra gli olè del pubblico, i soliti cori e le statuine in campo. Manca poco alla fine della stagione. Finalmente.

Raffaele Nappi

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