CAFFÈ AZZURRO – Questione stadio, De La accelera. Ora il Comune cosa farà?

Tra i tanti temi toccati dal presidente De Laurentiis questo pomeriggio a Radio Kiss Kiss, la questione stadio è quella di maggiore importanza, perché riguarda un argomento di crescita presente ma soprattutto futura. Il San Paolo come è strutturato oggi e come è organizzato non rappresenta una soluzione adeguata per una squadra che ambisce a lottare nei migliori palcoscenici d’Europa. 

Si potrà facilmente notare come ogni anno, sempre verso questo periodo primaverile, si ripresenti la disputa infinita tra Comune e società su cosa fare all’impianto di Fuorigrotta. Stavolta però De Laurentiis è stato categorico: “Ho spiegato al tecnico che per il San Paolo ci siamo già attivati,  con gli stessi architetti dello Juventus Stadium, se tutto va bene e se il Comune non ci fa perdere tempo, consegnando il progetto il 31 maggio, il primo marzo dell’anno prossimo potrebbero iniziare i lavori”.

La differenza con le precedenti uscite è che questa volta il presidente azzurro è determinato ed ha offerto al popolo partenopeo date e dati precisi. Entro il primo marzo dell’anno prossimo si parte. Gli architetti sono quegli degli studi GAU e Sheza con magari la stessa consulenza di Hernando Suarez e Gino Zavanella. La parola passa ora al Comune, che con i suoi tempi nel passato spesso ha allungato e di molto le attese di tutta la piazza.

Il sindaco De Magistris è chiamato a dare quindi risposte celeri e precise. Si può fare il tutto o non si può fare? E’ possibile rendere il San Paolo un impianto moderno ed efficiente senza le tante, troppe, incongruenze che ora presenta? Ad aspettare una voce del primo cittadino non è soltanto una squadra di calcio, ma una intera città, perché avere una struttura moderna potrebbe trasformare tutto il territorio partenopeo.

Per questo motivo De Laurentiis fa più che bene a lucrare su questo argomento. Ha capito che da qui passa il futuro della sua società e vuole andare avanti. Dovesse riuscire a completare l’opera – magari costruendo anche quel centro sportivo per i ragazzi che sempre oggi ha promesso – sarebbe la vittoria più grande della sua gestione, probabilmente anche maggiore dei risultati sul campo.

Entro il 31 maggio sapremo. Il sogno è che ognuno inizi a prendersi le proprie responsabilità e che il primo marzo Fuorigrotta venga invasa da un grande e fondamentale cantiere con vista sul futuro.

G. Sgambati

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