CAFFÈ AZZURRO – L’attacco in crisi si rispecchia nella stagione discontinua di Higuain

Parliamoci chiaro. In quel messaggio notturno di De Laurentiis il bersaglio principale oltre Benitez era Gonzalo Higuain. L’attaccante argentino è il fiore all’occhiello della rosa ed è anche colui che dovrebbe garantire alla squadra reti e soprattutto punti, tutte cose che sono mancati nell’ultimo mese. Il Pipita è proprio il grande assente di questo periodo e per questo merita di essere messo alla berlina come l’imputato numero uno.

Non sappiamo quale sarà il futuro dell’ex Real Madrid nella prossima stagione con le molte voci che lo danno lontano dall’Italia, però tutto questo non può essere una giustificazione per il suo mancato rendimento. La fotografia emblematica di questa fase calante è quella che lo ritrae in panchina a Roma vicino ad Hamsik con una gara ancora tutta da decidere. Se all’Olimpico, Higuain è stato insufficiente, con la Lazio si è comportato peggio. Un giocatore quasi spaesato, senza nemmeno quella rabbia in volto che abbiamo visto ad inizio stagione.

Fa male parlare in questo modo, ma è la cruda realtà. E la realtà dice che senza il suo centravanti, l’attacco del Napoli perde tutto il suo potere. Sia ben chiaro, se le cento reti della scorsa annata sono solo un lontano ricordo, non è solo colpa dell’argentino. Le responsabilità vanno divise tra squadra ed allenatore, ma senza l’apporto anche emotivo del Pipita, è impossibile andare avanti.

Lo scenario purtroppo non è roseo. Tutte queste sconfitte non aiutano Higuain a ritrovare il fuoco che arde nella sua anima di cannoniere, ma è lecito, anzi è obbligatorio aspettarsi un ultimo ballo, un ultimo sussulto, magari proprio nelle gare che ora contano di più, ad iniziare dalla trasferta tedesca di giovedì prossimo. 

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