Ora è inutile pensare troppo al futuro: il presente impone al Napoli di lottare su ogni fronte

E’ già partito come un treno il toto allenatori per il prossimo anno. E se da un lato la partenza di Benitez sembra sempre più vicina, dall’altro c’è un finale di stagione che può riservare al Napoli tante sorprese positive. Pochi giorni e sapremo: Aprile sarà il mese decisivo.

CAMPIONATO – Quinto posto in classifica, 47 punti il Napoli, 48 la Sampdoria, 52 la Lazio, 53 la Roma: in sei punti quattro squadre che lotteranno fino all’ultimo per un posto in Champions League. Gli scontri diretti saranno decisivi, il Napoli dovrà giocare sabato prossimo all’Olimpico contro la Roma e all’ultima giornata in casa con la Lazio. E nelle otto partite intercorrenti da quella con i giallorossi a quella con i biancocelessti, il calendario sembra dare una mano: Fiorentina in casa, Cagliari fuori, Sampdoria in casa, Empoli fuori, Milan in casa, Parma (o quel che rimane di esso) fuori, Cesena in casa, Juventus (che sarà già abbondantemente campione d’Italia) fuori. Insomma, i presupposti per fare un filotto di vittorie ci sono tutti.

EUROPA LEAGUE – Un risultato importante è stato già ottenuto: il Napoli è rientrato, dopo 26 anni, nelle migliori otto di una competizione europea. Un dato da non sottovalutare nel giudicare – seppur parzialmente – la stagione che gli azzurri hanno condotto finora. Girone vinto con primo posto e pieno merito, Trabzonspor spazzato via ai sedicesimi, Dinamo Mosca eliminata agli ottavi: un cammino lineare, che ora mette sulla strada del Napoli una delle migliori squadre in Europa. Il Wolfsburg, secondo in Bundesliga, al momento stacca di ben 21 punti il Borussia Dortmund eliminato dalla Juventus agli ottavi di Champions League. Questo per dire come il calcio, a volte, non esprima verità assolute.

COPPA ITALIA – Il trofeo minore, quello più semplice da vincere (il Napoli ha giocato finora tre partite con Udinese agli ottavi, Inter ai quarti e Lazio nella semifinale d’andata) sembra di nuovo alla portata degli azzurri: l’1-1 dell’andata all’Olimpico fa intravedere la finale di Coppa Italia per il secondo anno consecutivo, che potrebbe essere una riedizione di quella passata; la Fiorentina dopo la vittoria fuori casa dell’andata contro la Juve, ha a sua volta un piede e mezzo in finale. Con la speranza che, al di là del risultato sportivo, il ricordo di Ciro possa essere celebrato nel migliore dei modi il 7 giugno a Roma. Sempre che si giochi lì.

Vincenzo Balzano

Twitter: @VinBalzano 

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