Cadena Cope, Benitez: “Il Napoli mi ricorda il mio Valencia, dobbiamo crescere e lavorare ancora. Il cammino in Europa League? Ho un sogno da realizzare…”

Il tecnico del Napoli Rafa Benitez ha rilasciato una lunghissima intervista alla radio spagnola “Cadena Cope” durante la trasmissione “El partido de las 12” parlando del Napoli, del campionato italiano e dell’avventura in Europa. Ecco quanto evidenziato e tradotto da SpazioNapoli. “Il campionato italiano è al suo culmine ormai. La Juventus è imprendibile, la Roma nonostante gli alti ed i bassi è ancora al secondo posto e le avversarie sono agguerrite. Inoltre, stiamo cercando di gestire al meglio ben tre impegni. Siamo ai quarti di Europa League dopo 26 anni, in semifinale di Coppa Italia e non è semplicissimo dare sempre il massimo in campo. Inoltre, abbiamo già in cassaforte una Supercoppa”.

LE SQUADRE ITALIANE IN EUROPA. “Il nostro prossimo avversario, il Wolfsburg, è una squadra molto compatta, che ha anche battuto il Bayern Monaco. Dovremo stare attenti così come loro, sarà una belle sfida. La Juventus in Champions? La squadra è fortissima, con Allegri è migliorata ancora ed hanno costantemente fame di vincere. Qui in Italia non c’è storia ma la Champions è fatta di episodi e può succedere di tutto”.

LA PRIMA ESPULSIONE IN CARRIERA. “Si, sono stato espulso per la prima volta in carriera domenica sera contro l’Atalanta. E’ stato un episodio molto curioso: credevo che l’arbitro avesse fischiato la fine del match ed invece mancava ancora qualche secondo. Sono così entrato in campo ma il quarto uomo mi ha visto, mi ha segnalato e sono stato mandato via. E’ una cosa un po’ curiosa ma anche un po’ triste…”

RITORNO IN PREMIER. “Ormai quello di un mio futuro ritorno in Premier è una costante dei media. Ora, devo restare concentrato solo sul Napoli e sulle otto partite da affrontare nel mese di aprile. Non abbiamo l’organico di Real Madrid o Bayern Monaco, c’è da lavorare per dare il massimo. Giocare da Napoli con un Benitez concentrato, solo così possiamo ancora arrivare lontano”.

IL RICORDO SPECIALE. “E’ sicuramente la Champions conquistata in Turchia con il Liverpool, che in quest’anno festeggerà il decimo anniversario di quella vittoria. Per come è arrivata, per la gara disputata. E’ stata una gioia immensa che spero di rivivere presto. Quale trofeo mi manca? Il prossimo con il Napoli…”

LE POSSIBILITA’.Conti alla mano, Juventus e Roma hanno rispetto a noi possibilità molto superiori. Il Napoli lo vedo più affine al mio Valencia o all’attuale Atletico Madrid. Molto spesso però, con il lavoro, le motivazioni e la compattezza si raggiungono traguardi altissimi colmano il gap tecnico con avversarie più blasonate, è quello il bello del calcio moderno”.

IL FUTURO. “Spero ovviamente nella conquista della finale di Europa League. Sarebbe una bella soddisfazione. Ma non facciamo voli pindarici e continuiamo a guardare gara dopo gara ed in particolar modo al Wolfsburg. Poi, ci sono anche Coppa e campionato e ci teniamo a dare il massimo anche lì. Chi vorrei in finale di Europa League a Varsavia? Beh, mi piacerebbe tantissimo incontrare il Siviglia ma anche la Fiorentina. L’Italia meriterebbe una finale per il numero di squadre portate nella fase finale ma un’avversaria vale l’altra. Se si arriva in finale vuol dire che c’è del gran potenziale e non bisogna temere nessuno”.

IL PAPA A NAPOLI. “Abbiamo avuto la possibilità di incontrare già il Pontefice in occasione della finale di COppa Italia. Fu una bellissima emozione perché è molto appassionato di calcio e parlammo tanto. E’ una persona carismatica, comunicativa, intelligente ed ha le idee chiarissime su cosa migliorare anche nel nostro campo”.

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