Napoli-Atalanta, un tuffo nel passato e nei ricordi di un “San Paolo” che non dimentica

Sarà un po’ come una rimpatriata, una di quelle vecchie cene tra compagni di scuola dove nella memoria passano le immagini di un passato non troppo lontano ma ormai accantonato dallo scorrere delle vita. Stasera al “San Paolo” saranno tanti i volti noti di Napoli ed Atalanta. Da Pierpaolo Marino ad Edy Reja passando per German Denis, Luca Cigarini e Manolo Gabbiadini, tanti sono gli intrecci tra due squadre così diverse tra loro ma che puntano senza se e senza ma alla vittoria.

CONDOTTIERO D’ONORE. Fuorigrotta non sarà gremita ma riserverà il solito, doveroso tributo ad Edy Reja, allenatore azzurro dal 2005 al 2009. Non quattro stagioni banali ma i quattro anni che hanno segnato la rinascita del Napoli dalla serie C al ritorno in A dopo la retrocessione a tavolino post fallimento. Il momento più duro ed umiliante della storia del club partenopeo, rilevato da De Laurentiis e che, dopo Ventura ha visto il tecnico friulano sedere sulla panchina, prendendo con sé oneri ed onori. Con lui c’era il diesse Pierpaolo Marino, alla seconda esperienza dopo quella dello Scudetto e colui che ha portato all’ombra del Vesuvio grandi campioni, Lavezzi tra tutti. Uomo di calcio moderato e competente e braccio destro di De Laurentiis fino all’addio nel 2009, proprio quando a salutare è anche Reja dopo una serie di risultati che non aggradano la società. Un legame interrotto ma sofferto ed in realtà mai spezzato: ogni occasione è buona per tornare in città e per sentirsi con i vecchi amici, rituffandosi nell’affetto della gente che li ha sempre apprezzati. Con loro è andato via un pezzo di Napoli, quello della rinascita, quello del cuore e delle motivazioni, caratteristiche che spesso è vacillata negli ultimi tempi.

INTRECCI DA EX. Ma non solo allenatore e dirigenti. In campo ci saranno anche tanti ex, tra i quali German Denis, Luca Cigarini e Manolo Gabbiadini. Tre storie molto diverse le loro, così come il rapporto con le tifoserie. Denis ha vissuto all’ombra del Vesuvio tra luci ed ombre, amato e rispettato al termine della sua esperienza in azzurro per il grande lavoro svolto e la voglia di mettersi sempre in gioco con grande professionalità. Meno spazio e più polemiche nel 2009-2010 per Cigarini, che non ha mai perso occasione per ribadire quanto l’esperienza napoletana sia stata poco istruttiva per lui. Ma non solo: vecchia conoscenza del Napoli anche Guglielmo Stendardo, napoletano doc ed in maglia azzurra nel 1997-1998, collezionando solo una presenza nella massima serie. Non ha mai giocato all’ombra del Vesuvio invece il centrocampista Giulio Migliaccio nato a Mugnano e proveniente ad inizio carriera da una lunga gavetta tra Puteolana, Savoia e Giugliano. Infine Gabbiadini, natìo di Bergamo e presente indiscusso della squadra di Benitez: due stagioni con l’Atalanta ad intermittenza, di cui l’ultima nel 2012 e la consacrazione che è arrivata invece con la Sampdoria fino all’approdo al club di De Laurentis ad inizio gennaio.

Insomma, tantissime le motivazioni in campo e numerosi i giocatori ricchi di talento che si sfideranno: parola al campo e che vinca la migliore.

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