LA STORIA – Lev Yashin, il Ragno Nero che fece sognare i tifosi della Dinamo Mosca

Quando l’urna di Nyon ha stabilito che il Napoli avrebbe affrontato la Dinamo Mosca negli ottavi di finale di Europa League i tifosi azzurri avranno probabilmente tirato un sospiro di sollievo, visto che la squadra di Cherchesov non è saltata agli onori delle cronache negli ultimi anni. Una compagine sconosciuta alla maggioranza dei tifosi partenopei, ma ciò non significa che la storia della Dinamo Mosca sia completamente priva di campioni. Tutt’altro. Mentre a Napoli ancora ricordano le giocate di Diego Armando Maradona, il mito dei tifosi russi è e resterà Lev Yashin, ritenuto dai più il miglior portiere della storia del calcio.

A Yashin appartiene un singolare primato: è stato l’unico numero 1 sinora a vincere il Pallone d’oro, ed è stato ufficialmente riconosciuto come il miglior portiere del novecento. Il Ragno nero ha trascorso l’intera carriera con la maglia della Dinamo. È arrivato nel 1949, a vent’anni, destinato alla squadra da hockey sul ghiaccio, e se n’è andato 22 anni dopo, da campione, dopo 326 partite giocate e quasi cento rigori neutralizzati. Caratteristica che gli valse l’appellativo di Ragno nero. Lo sa bene Sandro Mazzola, che nel ’64 se ne vide parare uno in Nazionale e che appena dopo dichiarò di esser stato letteralmente ipnotizzato da Yashin, a tal punto che gli sembrò che avesse mani ovunque, pronte a parare ogni angolo della porta.

Fu il 1963 l’anno della consacrazione. Al termine di un campionato in cui subì appena sei reti, nel dicembre dello stesso anno gli fu assegnato il Pallone d’Oro, prestigioso premio all’epoca assegnato dalla rivista France Football.

Un mito che nessuno, finora, è riuscito a sfatare. Resta ancora il portiere più forte della storia del calcio, all’unanimità degli esperti, e nessuno sino ad adesso è riuscito a emularlo per agilità e per prontezza di riflessi. Dopo il 1971, anno in cui appese gli scarpini al chiodo e lasciò la Dinamo, nessun portiere fu mai alla sua altezza.

Il Ragno Nero non potrà assistere alla partita con il Napoli giovedì. Se n’è andato nel 1990 a causa di un tumore, Yashin, dopo che gli era stata amputata una gamba a causa di una tromboflebite.

Soltanto dopo la morte gli è stato riconosciuto l’appellativo di miglior portiere del novecento. Un mito che continuerà a vivere per sempre nelle menti e nei cuori dei tifosi della Dinamo Mosca e degli amanti del calcio. E pensare che nel 1950, alla sua prima presenza con la Dinamo, subì goal su rimessa dal fondo del portiere avversario. Fu mandato a giocare per la squadra di hockey della polisportiva. Anni dopo riuscì a prendersi la sua rivincita, diventando, e restando in eterno, il Ragno Nero.

di @VittorioPerrone

Home » Ultim'ora sul Calcio Napoli, le news » LA STORIA - Lev Yashin, il Ragno Nero che fece sognare i tifosi della Dinamo Mosca

Impostazioni privacy