Sicuramente ciò che risalta maggiormente dalla disfatta di Verona è la debolezza manifestata dal reparto difensivo azzurro. In precedenti uscite era stato Andujar a metterci una pezza in alcune occasioni, ma al Bentegodi anche lui non è apparso sicuro negli interventi e tranquillo nella testa, rimettendo in discussione le gerarchie nel ruolo di portiere del Napoli che ormai sembravano definitivamente delineate con Rafael retrocesso a seconda scelta.
IL TURN OVER DIFENSIVO – Sembra non portare giovamento la rotazione tra i difensori azzurri attuata da mister Benitez. Britos e Mesto hanno fornito prove molto deludenti, con l’uruguaiano in grado di farsi saltare nello stretto dallo spauracchio Luca Toni, non esattamente un maestro del dribbling, mentre il terzino destro è stato forse il peggiore in campo, surclassato su ogni piano da Juanito Gomez e Halfredsson e probabilmente non in condizioni atletiche ottimali. Tuttavia, anche quei giocatori che nel corso della stagione hanno avuto maggiore continuità non hanno offerto l’apporto sperato: Albiol ieri non è mai stato il leader della difesa partenopea, Ghoulam male in fase di contenimento, leggermente meglio in quella di spinta per una gara comunque sotto tono. Il poco filtro a centrocampo di certo non ha agevolato il compito alla retroguardia, che però non ha fatto molto per salvare la barca napoletana, affondata sotto i colpi gialloblu.
GLI ERRORI DI ANDUJAR – Il portiere argentino ci ha messo del suo: l’uscita tutt’altro che impeccabile sul primo gol ha permesso al bomber Toni di sbloccare l’incontro; non all’altezza anche in altre circostanze, come quando è intervenuto totalmente a vuoto consentendo alla sfera di giungere tranquillamente di nuovo tra i piedi di Toni che nell’occasione lo grazia. Insicuro anche nei rinvii, l’argentino forse per la prima volta in stagione fornisce una prestazione negativa; Rafael in panchina assiste e freme per una nuova occasione, il Napoli, invece, volge i suoi pensieri sul mercato: previsto il ritorno di Sepe e Karius sempre nel mirino.