Una nota lieta nella stonata melodia dell’Olimpico: Rafa ritrova una certezza

Cala il sipario sul terreno dell’Olimpico. Il buio pesto, negli occhi di Higuain e nella testa di Rafa Benitez. La sconfitta inasprisce i palati: il retrogusto è quello del secondo posto, tanto vicino eppure ancora così lontano. Immaturità, disattenzioni, svogliatezza. La copertina del capolavoro di Benitez ha tutt’altro aspetto dall’epilogo scritto nella trasferta torinese, con un Napoli protagonista in negativo, annichilito dall’entusiasmo e la rapidità degli uomini di Ventura. Sulle spalle dei granata un carico di fiducia raccolto al San Mamés, dove la storia è stata scritta nell’ultima notte europea. Ingenuo sperare nel doppio favore: dopo la rivendicazione col Bilbao, il Toro non fa sconti agli azzurri.

Napoli brutto, quanto quello di Palermo e Milano, o forse anche peggio. Nella notte dell’aggancio alla lupa, incassa colpi piuttosto che sferrarne. Compatto e attendista nei primi 45’, labile ma fiducioso nella ripresa. Fino al colpo di grazia di capitan Glik che, su corner ampiamente regalato da Koulibaly, ruba il tempo all’intera difesa e la mette dentro. Déjà-vu, rapido e pungente, nulla può Andujar. Su di lui gli occhi poco discreti dell’ambiente, attenti alla prestazione dell’argentino.

Spodestato Rafael, il portiere azzurro veste i panni del leader indiscusso. Lo fa dal primo guizzo dell’ex scugnizzo partenopeo, che si coordina e prova ad aprire le danze con una rovesciata degna dell’album Panini. Nulla da fare, il fallo in attacco di Quagliarella e, ad ogni modo la parata di un reattivo e lucido Andujar, preservano il titolo di eurogol nelle mani – o meglio nei piedi – del Pipita Higuain. Si ripete al 50’ il brasiliano, impeccabile sul tiro a giro dell’attaccante di Castellamare. Il palo del nuovo entrato Gabbiadini sembra favorire la regola del “gol fallito, gol subito”, quando dal limite sistema la palla Bovo. Il gol annullato al Toro, viziato da un fallo degli azzurri fischiato a sfavore del vantaggio non concesso, regala ai granata la possibilità di raddoppiare e chiudere i conti a 10’ dallo scadere. Si distende e allontana, speranzoso di poter ancora portare a casa un punto più che prezioso. Intraprendente e preciso, come il rilancio che innesca la ripartenza di Higuain a metà del secondo tempo.

Impossibile al momento sfilargli i guantoni. Ne ha la consapevolezza Benitez, che fa tesoro dell’unica nota lieta della trasferta piemontese. Ai piedi della Mole un bagaglio di fiducia, che Mariano può caricarsi sulle spalle, come fa con la sua squadra nei momenti di difficoltà. Il futuro imminente azzurro non può – e non deve – scappargli dalle mani.

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