Napoli sul treno Champions, il biglietto per il sorpasso è già stato timbrato

Nella notte dell’abbraccio all’ex capitano Cannavaro, il Napoli si fa bello e torna a mostrare forza e caparbietà. Serviva vincere e così è stato, prova di crescita e maturità. Per la prima volta gli azzurri rispondono presente alla chiamata per la rimonta portando a casa 3 punti, gli stessi che separano il Napoli dalla Roma. Vince e convince, seppur orfano del suo bomber Gonzalo Higuain. Benitez si affida a Callejon e Gabbiadini, affiancando Hamsik al giovane Duvàn. La sfortuna del Sassuolo costringe Di Francesco ad effettuare due cambi in appena mezz’ora di gioco: fuori Antei e Cannavaro, dentro Biondini e Bianco. Formazione insolita, l’emergenza degli emiliani facilita il possesso palla azzurro, che non si concretizza nella prima frazione di gioco. Dalla sicurezza di Andujar alla domestichezza di Gargano, come sempre leader del centrocampo e feroce su ogni pallone. Ma il Napoli del primo tempo non è certo il più bello della stagione: sterile la corsia sinistra, con Gabbiadini e Callejon costretti ad alternarsi in un ruolo che non proprio gli si addice, così come i cross di Maggio dalla fascia opposta. Più volte beffato dalla memoria Marek Hamsik, impreciso sull’ultimo passaggio, mentre litiga con la palla Duvàn, mastodontico ma goffo, che sembra far pesare l’assenza del Pipita.

L’ULTIMA CHIAMATA – Deludente, se così si potrebbe definire la prestazione dei primi 45’ di gioco, poi la consapevolezza di non potersi lasciar scappare un’occasione d’oro per avvicinarsi alla lupa. Stringe i denti il Napoli, riprendendo il possesso palla e le redini di una partita che sembra rimettersi sul binario giusto. Conduce il gioco e spinge verso l’area avversaria, rendendosi insistentemente pericoloso. E’ il guizzo di Duvàn a rompere gli equilibri, che ne porta a spasso tre e buca le mani di Consigli. Cresce il colombiano, come la sua media realizzativa, incredibilmente sorprendente. A chiudere i conti il capitano ritrovato, che avrà strappato un sorriso a Paolo Cannavaro, oltre che a Benitez e ai compagni di squadra. Rialza la cresta lo slovacco, aggiungendo la ciliegina sulla torta del successo.

PROFUMO D’EUROPA – Il Sassuolo non è certo nella sua serata migliore, inutili i tentativi di Zaza e Berardi, così come la conclusione di Magnanelli respinta da un reattivo Andujar. Ci prova nell’ultimo quarto d’ora, complice la superiorità numerica scaturita dall’espulsione di Mertens, che dura non più di 6’ e si lascia cacciare per un intervento scorretto su Missiroli. E’ questa l’unica nota stonata della notte che si tinge d’azzurro e regala al Napoli la vittoria forse più importante dell’intera stagione. La voglia e la forza non mancano agli uomini di Benitez, che timbrano il biglietto per l’aggancio ai giallorossi e mettono in cassaforte il terzo posto. C’è il Napoli, mentre l’Europa delle grandi emana un profumo invitante e sempre più intenso: è lì, pronta a trasformarsi ancora nel palcoscenico di lusso dei partenopei.

Francesca Di Vito
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