Un Napoli a doppia faccia conquista tre punti d’oro

Gli occhi al San Paolo, le orecchie a Cagliari. Napoli-Udinese e Cagliari-Roma in un incrocio di sfide che sanno di mini campionato a due. Benitez direbbe di guardare solo al nostro campo ed alla sfida ai bianconeri e mai dichiarazione sarebbe più adatta. Azzurri che devono fare la corsa sui propri pregi e difetti  esaltando i primi e minimizzando i secondi, per quanto possibile.

L’Udinese non è squadra facile e la sfida di Fuorigrotta non deve essere presa sotto gamba. Gli uomini di Stramaccioni hanno dimostrato all’andata al Friuli e pochi giorni fa al San Paolo (in occasione della sfida di Coppa Italia) di saper far penare gli uomini di Benitez. Le due recenti sfide dovranno servire da monito per non sottovalutare l’impegno e concedere spazio ai giocatori bianconeri. Servirà attenzione e concentrazione negli interi novanta minuti per superare l’ostacolo e solo allora si potrà controllare cosa successo al Sant’Elia.

Udinese non in un buon momento, una sola vittoria (ad Empoli) nel 2015. Napoli migliore squadra del nuovo anno con una sola sconfitta al passivo. Serve una vittoria per continuare a correre con o senza la Roma. Serve una vittoria per allontanare gli inseguitori ed avvicinare i giallorossi.

Due gol poi un po’ di sofferenza – Pronti, via il match si mostra subito nel meglio di sè. Sfida a ritmo elevato e gioco caratterizzato da veloci ripartenze. Udinese che gioca con un centrocampo a cinque garantendo una buona superiorità numerica rispetto agli uomini di Benitez. Partita maschia con interventi duri a centrocampo dove i muscoli fanno la differenza accompagnati da una buona dose di tenacia. Napoli che passa per primo e Benitez ha ancora una volta ragione nelle scelte. Finalmente Mertens, il belga smarrito. Splendido uno-due con Higuain al limite dell’area ed è vincente la conclusione di sinistro sul palo più lontano. Primo gol su azione manovrata del belga che si riprende il posto da titolare e la gioia del gol. Udinese colpita e che barcolla subendo il doppio colpo. Minuto ventuno e l’azione del gol è da manuale. In gol alla seconda rete consecutiva Manolo Gabbiadini. Spettacolare l’assist di Hamsik che manda in gol l’attaccante che taglia la difesa bianconera come il burro.

A questo punto forse gli azzurri pensano di aver già vinto la sfida con gli avversari che sembrano lontani parenti della squadra ammirata in Coppa Italia al San Paolo. Così non è e gli uomini di Benitez peccano in concentrazione, come troppo spesso in questo campionato. Poco più di quindici minuti di assoluto assopimento e l’Udinese riprende forma e sostanza. Protagonista Rafael Cabral, nel bene e nel male. Il portiere azzurro prima devia sulla traversa una conclusione di Allan poi esce in modo errato su Thereau lanciato verso la porta azzurra.

L’Udinese galvanizzata dal gol attacca a testa bassa, Napoli che attende cercando di contenere per ripartire in contropiede. Spesso non accade con gli azzurri che con il fiatone spazzano in fallo laterale. Napoli sofferente, minuti di padronanza bianconera. I partenopei arrancano e subiscono la superiorità a centrocampo. Gli uomini di Stramaccioni praticano un pressing alto con a turno uno dei mediani che si inserisce a dare una mano a Fernandes e Thereau. Primo tempo spettacolare e divertente.

Vinciamo mentre a Cagliari.. – Benitez avrà fatto gli scongiuri nello spogliatoio ed i tifosi altrettanto, sperando che il secondo tempo non inizi come è finito il primo. In effetti i partenopei sembrano rinfrancati dall’intervallo o forse l’Udinese ha perso la cattiveria della prima frazione di gioco. Thereau si sentirà colpevole per aver approfittato del gol gentilmente offerto da Rafael e pensa bene di restituire il regalo ricevuto. Calcio d’angolo per il Napoli ed il francese interviene in maniera goffa mandando il pallone nella propria porta. Rinfrancati dal terzo gol e rinnovati dalle forze fresche mandate in campo dal mister madrileno il Napoli controlla la partita. De Guzman per un positivo Mertens e Callejon per il nuovo idolo Manolo. I bianconeri hanno perso il fuoco del primo tempo ed impensieriscono Rafael solo su un calcio di punizione di Fernandes. Gli azzurri controllano il match e per poco non trovano la quarta segnatura. Scalcia Higuain prendendosela con chiunque ma è De Guzman in due occasioni a fallire di poco l’appuntamento con il gol. Gli uomini di Benitez vincono mentre a Cagliari la Roma batte i sardi. Vincere una battaglia non vuol dire aver vinto la guerra (sportiva).

Antonio Picarelli

 

 

 

 

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