QUESTIONE STADIO – Ecco i particolari degli interventi al San Paolo: c’è una brutta notizia per i tifosi azzurri

Ieri pomeriggio si è svolta una riunione tra la SSC Napoli e il Comune di Napoli per discutere del San Paolo. Centro della questione il piano di ristrutturazione dell’impianto di Fuorigrotta che dovrà essere presentato entro il 31 maggio. Nell’ufficio del Capo di Gabinetto, Attilio Auricchio, erano presenti il neo assessore allo sport Ciro Borriello, il vice presidente Edoardo De Laurentiis, l’amministratore delegato Chiavelli, l’head of operations Formisano e i legali del club partenopeo.

Il restyling totale costerà una cifra tra i venti e i trenta milioni di euro e le spese saranno tutte a carico di De Laurentiis. Il punto di riferimento – come riporta il Corriere dello Sport – sarà l’Old Trafford di Manchester che ha subito diverse ristrutturazioni nel corso degli anni.

Verranno subito sostituiti i seggiolini, non a norma, migliorati l’impianto elettrico, spogliatoi e servizi igienici. Ma non solo.“Abbiamo buttato giù un piano generale per permettere che lo stadio possa essere utilizzato anche per grandi eventi internazionali. Si pensa inoltre a negozi, musei, punti vendita e la riqualificazione dell’area limitrofa all’impianto. Insomma, un progetto in grande stile con i lavori che inizieranno a giugno”, ha spiegato Borrelli a Radio Kiss Kiss.

La pista d’atletica è l’unico elemento di discordanza. Il Napoli spinge per eliminarla, avvicinando di conseguenza gli spalti al campo, Palazzo San Giacomo tiene duro e vuole preservarla. Come riporta l’edizione odierna di Repubblica, però, la decisione sembra essere già stata presa: “Il Comune – si legge – non perderà l’uso di palestre, uffici, pista d’atletica e diritto ad organizzare concerti”. I tifosi azzurri sperano che cambi idea.

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