Le pagelle di Napoli – Genoa: un buon Napoli si aggiudica il Monday Night e riconquista il terzo posto

Rafael 6:  Un approccio un po’ incerto, poi non appare mai in reale difficoltà tra i pali e in uscita. Incolpevole sul goal del momentaneo pareggio rossoblù. Surplace.

Maggio 6: Le squadre di Gasperini spingono, e molto, sugli esterni ed il vice capitano azzurro è chiamato ad una prestazione accorta. Soffre poco o nulla, fa ottima guardia. Risultato garantito.

Albiol 5,5: Se Koulibaly sopperisce alle difficoltà con una prestazione da certezza, lo stesso non si può dire per lo spagnolo. Dovrebbe guidare la retroguardia ma appare spesso insicuro sia nell’impostare. Patisce, non poco, dinanzi agli affondi di Perotti e compagni. Il giocatore ammirato nei primi mesi in azzurro è sempre un ricordo lontano. Stand by.

Koulibaly 7: La partita ha uno spartito di quelli che spesso sono risultati indigesti, dirimpettai brevilinei che spesso hanno fatto penare. La sua prova non ne risente, scende in campo concentrato e nella sua versione migliore. In tutta la sua esuberanza si pone come argine alla manovra genoana. Muro d’ebano. 

Strinic 6,5: Neanche un mese ed è già importante per questo gruppo, ormai definitivamente integrato, a tempo record, negli schemi del tecnico azzurro. Garantisce fosforo in avanti e copertura in fase di non possesso. Colpo.

David Lopez 6,5: Non soffre la sfida dei dirimpettai genoani, detta i tempi i giusti e legge bene le manovre della mediana di Gasperini, le consegne di Benitez perfettamente rispettate. Metronomo

Inler 5,5: L’occasione di reclamare uno spazio di rilievo nelle gerarchie di Benitez non viene colta al volo, sporadicamente la lampadina si accende ma lo svizzero va a corrente troppo alternata. Troppo morbido in fase difensiva, sebbene porti centimetri in mediana. Chance sprecata.

De Guzman 6 : Il passo e la gamba ci sono, garantisce polmoni e fosforo all’offensiva azzurra, anche se non sempre è opportunista e lucido come potrebbe. Spreca un po’ troppo, cicca il 2-0 a conclusione di una ripartenza da antologia orchestrata da Higuain e Hamsik alla mezz’ora della prima frazione di gara, se non un match point poco ci manca, stessa sorte agli albori dei secondi 45′. Croce e delizia.

Gabbiadini 6: Procede il suo ambientamento, sui calci piazzati è già un saldo riferimento. Necessita ancora di minuti nelle gambe con cui metabolizzare i dettami di Benitez. Stage.

Hamsik 6,5: Non sciorina di certo tutto il suo miglior repertorio, ma è un costante punto di riferimento. Gioca a testa alta e si propone con continuità, innescando a più riprese le occasioni azzurre. Una prestazione di personalità. Capitano

Callejon 6,5: Lo spagnolo c’è, non ancora al suo top ma i binari sono quelli giusti. Il goal non arriva, certo, ma il lavoro è quello del miglior Calleti. Tanta quantità e costanti pericoli tra le linee della squadra di Gasperini. Tractor.

Higuain 7: La rete al San Paolo mancava da troppo per un puntero del suo valore. Pronti via, partenza convinta. Pericoloso fin dalle prime battute sblocca la partita con un goal d’opportunismo. Un monday night sul velluto per il Pipita, una prestazione a 360° su tutto il fronte d’attacco partenopea, giocate di spessore al servizio della squadra. Riporta la partita sul suo tracciato guadagnando e realizzando il rigore del 2-1. Leader.

 

Edoardo Brancaccio

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